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ROME, ITALY - SEPTEMBER 14: AS Roma player Tommaso Baldanzi during the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on September 14, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
“ Siamo stati bravi a vincere la partita. Abbiamo cercato di mettere pressione e tenerli lontano dall’area. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, anche se nell’ultimo spezzone di gara ci siamo abbassati. Questo la squadra non lo deve fare, perché rischi di concedere occasioni solo perché ti abbassi troppo”, ha dichiarato Marco Baroni al termine di Roma-Torino che si è conclusa con una vittoria di misura per gli ospiti. I numeri raccontano infatti una partita a due piani: Roma padrona del pallone e del territorio, Toro corto e compatto, pronto a sporcarsi le mani nei duelli e a sfruttare le poche finestre offensive.
Nonostante 15 occasioni da gol giallorosse e 7 corner a 4, lo score dei tiri in porta è quasi in equilibrio (5-4): qui sta la chiave del successo granata, insieme a una prova di sacrificio certificata anche da 17 falli per rompere il ritmo avversario. La Roma ha prodotto più volume: il conto dei tiri complessivo è a loro favore con una differenza di 13 conclusioni (21 vs 8). Bella prestazione dei portieri: Svilar ha provato a difendere lo specchio con 3 parate per i padroni di casa mentre Israel con 4 parate ha matenuto la sua porta inviolata. Gli ospiti sono anche finiti 4 volte in fuorigioco, segnale di un attacco verticale che ha provato spesso la profondità.
Palleggio giallorosso straripante: 71% di possesso, 563 passaggi riusciti all’89% di precisione; il Torino risponde con 28% di possesso, 182 passaggi al 73%. La Roma spinge forte in avanti (329 passaggi progressivi, 154 sulla 3/4) e recupera più palloni (44 vs 33). Il Torino però “sa soffrire”: vince più contrasti (13 a 6), regge nell’area propria e, in proporzione al proprio palleggio, resta più diretto: 22 passaggi lunghi su 182 (12,1%), contro i 39 su 563 della Roma (6,9%). Meno volume, più sostanza.
La Roma costruisce, il Torino resiste: il differenziale di possesso e passaggi è ampio, ma nella qualità delle conclusioni i conti si riequilibrano e la gara la decide il dettaglio. È la fotografia perfetta di un Toro ordinato, sporco quando serve e concreto: poche iniziative, ma la giocata decisiva e una fase difensiva di livello portano tre punti pesantissimi.
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