"Dopo la terza sconfitta di fila maturata all’Olimpico di Roma, è tempo della consueta analisi dei numeri del match. Il risultato è netto e non lascia spazio a troppe recriminazioni per un Torino che nel secondo tempo non è praticamente rientrato sul terreno di gioco. Le statistiche rispecchiano il doppio volto della gara degli ospiti: i granata hanno calciato 4 volte in direzione di Alisson e tutte nella primafrazione, subendo una sola occasione da gol a fronte delle 8 nei secondi 45’.
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Roma-Torino 3-0, i numeri: i giallorossi corrono meglio, granata a due facce
I numeri del match/ Anche statisticamente, nella seconda frazione il Torino non riesce ad opporsi ai padroni di casa nonostante un buon primo tempo
"PIAZZATI E OCCASIONI - La squadra di Mazzarri ha commesso addirittura 21 falli di gioco contro gli 8 della Roma (leggi qui). Questo dato spropositato si è poi tradotto in diverse occasioni per i padroni di casa che proprio da sviluppi di calcio piazzato hanno prima sbloccato la contesa e poi raddoppiato. Anche i tiri dalla bandierina della Roma sono più del doppio rispetto al dato dei granata, 13 a 6. È facilmente comprensibile come nella prima frazione i granata siano stati molto più pericolosi dei giallorossi (3 occasioni da gol a 0) che hanno poi trovato proprio nei calci piazzati la chiave per avere ragione degli ospiti nel secondo tempo.
"I SINGOLI - Particolare il dato sui km percorsi, il Torino ha corso complessivamente 3,2 km in più della Roma e il giocatore che ha contribuito maggiormente è Daniele Baselli con 11 km. Questo ad ulteriore riprova che i giallorossi hanno corso meglio e che le ragioni del calo granata sono state soprattutto mentali. Nicolas N’Koulou si conferma imprescindibile con 7 palle recuperate, record della partita, mentre le prove opache di Belotti, Berenguer e Ansaldi sono corroborate dalle 4 palle perse a testa. Iago Falqué ha calciato più di tutti nello specchio (2). Ultimo dato rappresentativo: il possesso palla è quasi in equilibrio, 53% a 47% per la Roma, ma il dato del Torino si riduce al 36% nella metà campo avversaria, mentre i padroni di casa hanno tenuto il pallone per il 57% del loro tempo nella metà campo offensiva, dimostrando un certo predominio territoriale.
"Silvio Giuliani
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