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Torino-Cagliari 1-2, l’analisi dei gol: il tiro di Deiola non era imparabile

Federico De Milano

La gioia del pareggio però dura poco per i granata che vengono subito sorpassati di nuovo dal Cagliari solo 8 minuti più tardi. Durante un contropiede della formazione rossoblù, Bellanova è servito sulla destra e, lasciato nuovamente libero di agire da Ansaldi, taglia il campo con un profondo lancio lungo indirizzato verso Pavoletti (Immagine 1).

A ricevere il lancio è un calciatore fortissimo nel gioco aereo come Pavoletti (Immagine 2). L'attaccante ex Napoli e Genoa è libero; Djidji è in ritardo nella diagonale, così Pavoletti indisturbato, con una sponda di petto, mette giù questa palla molto intelligentemente per Deiola che viene a rimorchio.

Il centrocampista dopo un controllo con la coscia destra per sistemarsi il pallone si prepara a tirare col piede sinistro (Immagine 3). La sua conclusione è davvero precisa, anche se non troppo potente, e si insacca nell'angolino alla sinistra di Milinkovic-Savic nonostante davanti al giocatore del Cagliari ci fossero ben 3 giocatori granata: Pobega, Bremer e Djidji.

Torino-Cagliari 1-2, l’analisi dei gol: il tiro di Deiola non era imparabile- immagine 5

Nell'immagine 4 si possono notare due elementi importanti da analizzare. Il primo è stato approfondito nella nostra moviola e riguarda la posizione irregolare di Pavoletti che comunque si trova vicino alla traiettoria della palla. Ma l'attaccante è giudicato ininfluente sull'azione. Il secondo punto riguarda invece il tuffo di Milinkovic-Savic. L'estremo difensore granata non arriva sul pallone per questione di centimetri ma il tiro, sebbene rasoterra e ben indirizzato, non era imparabile. Può sembrare che sia mancata la forza nelle gambe necessaria a Vanja per tuffarsi e coprire più specchio della porta. Qualora realizzato, sarebbe stato un intervento importante, così non è stato. I complimenti vanno certamente fatti a Deiola per la precisione del tiro ma non si può escludere che il portiere serbo avrebbe potuto raggiungere la sfera dato che la conclusione non era molto potente.

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