Le voci

Torino, Cairo a 360°: “Europa, futuro Juric, stadio di proprietà: la vedo così”

Redazione Toro News

Il governo sembra pronto ad adottare provvedimenti contro la pirateria, che crea un danno di un miliardo ogni tre anni alla Serie A. A suo modo di vedere di cosa ha bisogno del mondo del calcio? Quali possono essere gli strumenti utili per tornare ai fasti dei primi anni Duemila?

“Sicuramente una cosa fondamentale è combattere la pirateria. Perdere un miliardo ogni tre anni è una cosa folle, un vulnus pesantissimo. Avessimo quei soldi li potremmo investire nel vivaio o negli stadi per chi vuole farlo. Credo che se ci sono delle cose che penalizzano in modo criminale, delle cose vadano fatte. Non mi interessa avere chissà quali finanziamenti dallo stato, non mi interessano, anche se poi il settore del cinema li ha avuti; ma almeno devono aiutarci a combattere fenomeni come la pirateria. Poi sicuramente un’altra cosa importante è rendere molto più facile il fatto di fare degli stadi; ci sono squadre che hanno dei progetti, ma sono limitate da una burocrazia che non consente di fare quello che si vorrebbe. Noi al Torino abbiamo un’interlocuzione col sindaco di Torino; se ci fossero le giuste condizioni, simili a quelle che ebbe la Juventus quando acquistò il Delle Alpi, mi farebbe piacere acquistare il Grande Torino. Il Filadelfia? C’è chi chiede a me di fare delle cose. Io ho investito 1.5 milioni di euro a fondo perduto perché mi faceva piacere. Poi abbiamo speso per quelle famose vele che servono al mister per impedire di fare vedere le cose che fa. In tutto sono 1.760 mila euro più gli affitti. Io sarei contento di acquistarlo se fosse acquistabile; siamo molto legati al Filadelfia ma non è nostro, non possiamo metterlo all’interno della nostra società come avremmo voluto fare perché non è di proprietà del Torino. Il Fila una volta era del Torino, poi è stato dato al Comune dall’ex patron Cimminelli. Io sarei contento di acquistarlo e di poterci investire come peraltro stiamo già facendo, perché ripeto, in cinque anni abbiamo investito 1 milione e 760mila euro per metterlo in condizioni migliori pur non essendo nostro”.

In Italia c’è in ballo la candidatura per gli Europei 2032. Ma c’è il problema stadi…

“Avessimo la possibilità di organizzare gli Europei sarebbe importantissimo. Organizzare questi eventi importanti, lo si è visto a Torino nel 2006 con le Olimpiadi, dà una spinta che è veramente importantissima. Gli Europei darebbero impulso alla costruzione di stadi nuovi e questo darebbe benefici a tutto il calcio”.

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