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Torino-Parma 1-2, Mazzarri: “Colpa mia. Dovevo spaventare i ragazzi”

Redazione Toro News

""Cambi offensivi? Io mi riferisco sempre alla partita precedente. Ho lasciato gli stessi undici in campo, a parte Meité che mancava per squalifica. Non possiamo regalare sempre il primo gol, quando succede una volta va bene, ma questa volta è la terza dopo Napoli e Fiorentina, Ma al di là di questo, il 2-1 lo abbiamo fatto e potevamo come contro l'Inter fare un secondo tempo diverso. Si gioca in 14, ma oggi Berenguer ad esempio era distratto. Si sono salvati in pochi. C'era tanto tempo e potevamo fare molto meglio. Contro il Chievo avevamo fatto un gran finale tutti insieme con lo stesso atteggiamento tattico, oggi non lo abbiamo fatto."

""Quando negli ultimi 10 minuti, quando perdi 1-2 in casa, rischi di prendere gol perché ho fatto cambi spregiudicati. Fino a quando c'era una partita con gli equilibri giusti, va bene, ma poteva finire 5-1 quando ci siamo messi in quel modo. La circolazione del pallone lenta? Col Parma messo con il 4-5-1 che era una sorta di cerniera umana, c'era il rischio che andasse così anche perché sono passati subito in vantaggio. Purtroppo quando non ci sei complessivamente con la testa, vengono fuori queste partite e non le recuperi più. Se non arriviamo con la giusta tensione, non ci rialziamo più, facendo grandi regali agli avversari."

""Di solito quando facciamo gol siamo arrembanti, e il secondo spesso arriva presto oppure ci andiamo molto vicini. Siamo rientrati in campo e dopo due minuti ho cambiato per prendere un po' di sorpresa gli avversari dando anche indicazioni ai miei negli spogliatoi. C'erano 45 minuti per recuperare: se poi avessimo dovuto recuperare tutto il tempo perso... Non voglio parlare di questo perché se non entro in un ginepraio e non ne esco più. Ma se avessimo fatto le cose come a Genova, potevamo recuperare. Addirittura nel secondo tempo abbiamo fatto ancora peggio dal punto di vista del gioco. Sembrava che lo facessimo apposta a fare errori. Una brutta partita, una brutta giornata. Quando tutti parlano bene di noi, quando non hai la maturità e non ti isoli per preparare la partita, sbagli. Dovevo creare in questi cinque giorni un regime di terrore evidentemente. Io mi metto in prima linea quando le cose non vanno bene. Ma è chiaro che i ragazzi devono poi ascoltare."

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