Torino, pregi e difetti: tre motivi per cui credere in questa squadra

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Due moduli principali, ma tante interpretazioni tattiche in base all'avversario da fronteggiare. D'altronde Mazzarri lo aveva già anticipato in tempi non sospetti: il tecnico toscano aveva detto sin da subito una squadra eclettica, in grado di cambiare pelle ed adattarsi il più possibile alle caratteristiche dell'avversario. Sono due i moduli su cui l'allenatore granata ha insistito in questo avvio di stagione: 3-5-2 (o 3-5-1-1) e 3-4-2-1. Due sistemi di gioco che hanno in comune l'utilizzo della difesa a tre, vero e proprio marchio di fabbrica di Mazzarri, ma che differiscono molto tra loro - per esempio - nell'occupazione degli spazi in campo e nella creazione della manovra. Attenzione però: già contro il Chievo l'allenatore granata ha fatto vedere un 4-4-2 molto offensivo, sintomo di una squadra capace di cambiare volto in base alla situazione della partita.