Rincon, Baselli e Meïté: questo il centrocampo schierato dal 1’ da Walter Mazzarri nella prima uscita di campionato contro la Roma. Una mediana provata per larga parte del pre-campionato: un mix omogeneo di fisicità, esperienza e qualità che ha ben figurato per gran parte del match contro una delle formazioni più attrezzate dell’intero campionato. Segnali incoraggianti che ora però aprono le porte a una questione interessante: quale sarà il centrocampo titolare di Mazzarri?
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Torino, Rincon “risponde” al mercato: ora come inserire Soriano?
Il punto / Il venezuelano impressiona nella prima uscita stagionale, a Mazzarri il compito di gestire il sovraffollamento a centrocampo
BAGARRE - Oltre ai centrocampisti citati in precedenza infatti il tecnico di San Vincenzo può contare su altri giocatori di grande qualità: Lukic e Soriano. Un reparto forse corto dal punto di vista numerico (anche se in passato Mazzarri ha schierato Ansaldi e Ljajic come mezze ali all’occorrenza) ma dall’altissimo tasso qualitativo. E dopo l’ottima prova messa in campo dalla mediana granata contro la Roma, adesso il tecnico del Torino si trova a dover gestire il “problema” che tutti gli allenatori vorrebbero avere: sovrabbondanza di qualità in mezzo al campo. Se il precampionato aveva fatto emergere l’importanza di Baselli e Meïté, il match con di domenica sera ha messo in evidenza un Tomas Rincon in forma smagliante. Per il venezuelano un’ottantina di minuti giocati quasi del tutto senza sbavature, con un ottimo lavoro in fase d’interdizione e di regia. Non a caso i due contropiedi più pericolosi del Torino sono scaturiti da due sue iniziative. Insomma, nonostante il problemino fisico rimediato in settimana, l’ex Genoa non sembra avere intenzione di tirarsi indietro e - anzi - vuole dimostrare di essere importante per questa squadra.
SORIANO - A questo punto però una domanda sorge spontanea: quale - e soprattutto quanto - spazio troverà Roberto Soriano con questi presupposti? La qualità dell’ex Sampdoria non è in discussione, così come non è un segreto che Mazzarri conosca e apprezzi le sue qualità. Ma con il trio visto in campo contro la Roma, è più difficile del previsto immaginare una collocazione ad hoc per l’ex Villareal. Le ipotesi più accreditate sono due: mezzala nel 3-5-2 o eventualmente trequartista in un ipotetico 3-4-1-2. Ma in entrambi i casi Mazzarri dovrà rinunciare a uno tra Meite, Baselli e Rincon. Sia chiaro: un po’ di sana competizione non fa mai male - specialmente a un professionista - e anzi dovrebbe spronare tutti a dare il massimo per dimostrare al tecnico di meritare una maglia da titolare. Esattamente quello che voleva Mazzarri quando ha dato le sue indicazioni alla società in fase di mercato: una rosa più corta dal punto di vista numerico, ma più attrezzata da quello qualitativo. Desiderio esaudito, ora il tecnico granata dovrà essere bravo a mettere in campo gli uomini giusti; senza creare malumori.
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