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Torino, Seck da titolare al prestito a Frosinone: la sua è una scommessa persa

Luca Bonello
Luca Bonello Redattore 
L'investimento di 5 milioni compiuto dai granata nel gennaio 2022 si è rivelato un azzardo

Seck chiuderà a Frosinone una stagione nel corso della quale, nonostante le diverse occasioni concessegli da Juric, non è riuscito ad imporsi a Torino, scivolando piano piano all'indietro nelle gerarchie dell'attacco granata. Da fine ottobre in poi, infatti, il senegalese, in 11 partite disputate dal club granata, è stato impiegato solo 3 volte, sempre da subentrato, per un totale di una ventina di minuti.

Seck, l'avventura in granata non è mai decollata

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Il ridotto minutaggio delle ultime sfide può essere visto come lo specchio dell'avventura di Seck al Torino, la quale non è mai decollata e lo stesso calciatore non ha mai dato la sensazione di poter conquistare uno spazio importante in squadra. A due anni di distanza dal suo approdo in granata (era il 31 gennaio 2022 quando arrivò sotto la Mole) si può facilmente affermare che la sua è una scommessa non vinta da parte della società, che ai tempi decise di acquistarlo dalla Spal per 5 milioni.

Seck, il prestito è una presa d'atto della realtà

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Adesso per Seck arriva un prestito in una squadra che lotta per salvarsi, che non è nient'altro che la dimostrazione del fatto che il classe 2001, oggi, non è un giocatore pronto per la Serie A ad alti livelli e che l'investimento fatto nei suoi confronti si è rivelato un azzardo. Il trasferimento al Frosinone è infatti una presa d'atto della realtà da parte del Torino, che prova a farlo ripartire da un livello più basso per rivalutarlo eventualmente in futuro. Insomma, in due anni Seck non ha reso quanto sperato e le vicissitudini extra-campo che l'hanno coinvolto, come il presunto caso di revenge porne l'incidente d'auto, non l'hanno di certo aiutato nel suo percorso al Toro.