L'attaccante granata è tornato a parlare del suo infortunio a otto mesi di distanza
Il capitano e attaccante del Torino Duvan Zapata, fresco di rinnovo con i granata fino al 2027, ha rilasciato un lunga intervista a Radio Serie A in cui ha parlato, tra le tante cose, del grave infortunio al crociato e del suo rapporto con la società e i compagni di squadra: "Prima di diventare un giocatore del Toro non avevo ben presente questa storia. Ma una volta arrivato, ci sono persone che ti fanno capire cosa significa il Toro e giocare qui, per questo club e la storia che ha. L’ho subito percepita".
Le emozioni del 4 maggio
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Il giocatore ha anche parlato della recente visita a Superga, in occasione del 4 maggio: "E’ stata una bella esperienza. Sono andato anche pochi giorni prima, c’era poca gente e sono salito a Superga in modo da essere pronto e preparato il 4 maggio. Quando è arrivato quel giorno è stata una bella esperienza. L'avevo già vissuta, non da capitano, al primo anno qua: ho visto che era un giorno sentito, c’era Buongiorno capitano. Viverlo da capitano è stato ancora più emozionante ed è un onore far parte di questo giorno, che per tutti i tifosi granata è un giornata triste, ma allo stesso tempo di commemorazione per questi campioni e le altre persone scomparse".
L'infortunio, il rinnovo e la fiducia del club
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"E’ stato un bel gesto del club e del presidente, rinnovarmi non al meglio delle mie performance con questo infortunio grave. E' stato un atto di fiducia nei miei confronti e vorrei ricambiarla in campo". E nonostante il campionato sia finito, il capitano granata non si ferma: "Sto lavorando per farmi trovare pronto per la preparazione. Lavorerò in questi mesi perché ho questa responsabilità, visto che sono il capitano e il club ha ancora fiducia in me".
Inoltre, Zapata ha parlato dei momenti successivi al grave infortunio rimediato nella sfida contro l'Inter: "Ho sentito che qualcosa era andata male, ho iniziato a disperarmi. Non sapevo cosa fosse successo, avevo capito che qualcosa non andava nel ginocchio ma non dove mi fossi fatto male. E' venuto vicino a me Samuele (Ricci), gli ho chiesto la mano per rialzarmi ma avevo troppo dolore. Ora sto lavorando per farmi trovare pronto per la preparazione estiva".