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Toro, come gioca l’Inter? I nerazzurri soffrono filtranti e contropiedi

Redazione Toro News

L'Inter si presenta a Torino con il secondo miglior attacco della Serie A e quindi come grande pericolo offensivo: è primo per tiri totali, secondo per tiri in porta e primo per xG (gol attesi). L’obiettivo dei nerazzurri è quello di lanciare lungo per i due attaccanti (terza squadra in Serie A per maggiore lunghezza media dei lanci lunghi), per attaccare la profondità o per cercare una sponda che consentirebbe di sviluppare il gioco in zone più avanzate del campo. Per lanciare lungo, però, gli uomini di Inzaghi devono prima attirare verso di loro il pressing avversario e lo fanno tramite interessanti rotazioni. In fase di costruzione dal basso, l’Inter è solita utilizzare due strutture principali.

La prima prevede un due più due con i due difensori laterali bassi, spesso accanto ad Onana, e Acerbi che si alza accanto a Brozovic. I due esterni possono essere anche sfalsati, ovvero ad altezze diverse nel campo.

La seconda opzione prevede un quattro più uno con una grande varietà nell’occupazione della linea: possono essere i tre difensori e un centrocampista (permettendo così a entrambi gli esterni di salire), tre difensori e un esterno o in alcuni casi anche Onana può inserirsi in questa linea insieme ai tre difensori. Davanti alla linea, invece, ci sono spesso Brozovic o Calhanoglu

L’Inter può anche decidere di andare direttamente alla ricerca delle due punte (anche se lo fa molto più spesso dopo aver palleggiato nella propria metà campo), che effettuano movimenti alternati per andare a ricevere sul corto o sul lungo.

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