Tra coloro che stanno beneficiando dell’ennesimo cambio di modulo c’è sicuramente Ché Adams. Lo scozzese, dopo essersi sobbarcato il peso dell’attacco da ottobre a maggio scorso reinventandosi attaccante boa, era visibilmente scivolato indietro nelle gerarchie. Se nelle pause nazionali Adams tornava a essere un punto fermo per la sua Scozia, nel club trovava invece solo spezzoni di partita: un minutaggio ridotto che non poteva che generare malumori.
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Per Baroni la soluzione era una sola punta, con gli esterni a supporto, ma non poteva ignorare a lungo l’arsenale offensivo a sua disposizione. Il gran gol contro la Lazio potrebbe aver ulteriormente inciso sulla scelta di provare una nuova soluzione, rivelatasi azzeccata contro il Napoli. La partita con i partenopei ha messo in luce una coppia d’attacco tecnica ma anche molto generosa, che ha già superato la fase di rodaggio. Tra Adams e Simeone c’è sintonia e anche ieri, al Filadelfia, Baroni li ha fatti allenare in coppia, sia sui cross che insieme al gruppo, come punti di riferimento offensivi. Segno che la strada è tracciata. Il tutto, naturalmente, in attesa del pieno recupero di Zapata, che già nei primi sprazzi della scorsa stagione, con Vanoli, aveva mostrato un’ottima intesa proprio con lo scozzese.
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