Dopo aver trascorso gran parte della scorsa stagione in panchina, Ali Dembélé è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante nel finale di campionato. Negli occhi di tifosi e addetti ai lavori c’erano la voglia di emergere, la grinta, ma anche quella foga che a Firenze gli costò un’espulsione: un episodio che evidenziava la necessità di fare ancora esperienza. Tra aprile e maggio, però, Vanoli ha deciso di puntare su di lui, e Dembélé si è tolto la soddisfazione di segnare il suo primo gol in Serie A contro l’Udinese, oltre a partire titolare nei match contro Inter, Lecce e Roma.
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In totale ha collezionato 17 presenze tra campionato e Coppa Italia. La società lo ha voluto premiare il 14 luglio, ufficializzando il rinnovo di contratto fino al 2028, con opzione per un’ulteriore stagione. Resta però da capire se troverà spazio nella nuova annata. In questi mesi si è parlato di un possibile prestito e, fino al gong del mercato, la sua permanenza non è certa. Al momento Pedersen e Lazaro sembrano davanti nelle gerarchie: se Dembélé ha preso parte a tutte le amichevoli, dall’Ingolstadt al Monaco, nell’ultima contro il Valencia è rimasto in panchina per l’intera gara.
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