Tre pregi e tre difetti del Torino 2021/2022

Tra gli aspetti positivi, non può non essere preso in considerazione il modo in cui Ivan Juric è riuscito a valorizzare i giocatori a disposizione. Giocatori come Sasa Lukic, che da eterna promessa è diventato leader tecnico e carismatico del centrocampo granata, come Ricardo Rodriguez, per cui Juric ha speso parole importanti: “Anche Rodriguez che ha fatto un campionato strepitoso, ha una grandissima intelligenza nel gestire le situazioni. Ricardo è stata una grande scoperta. Doveva andare via, ma ha fatto un campionato strepitoso”. Non solo, perché in tanti hanno beneficiato della cura Juric: anche Djidji, che per larghi tratti è stato il titolare dopo la retrocessione con il Crotone, Mergim Vojvoda, che a sinistra ha trovato il modo di diventare un fattore per la squadra e prendersi la titolarità dopo un anno così così. E ancora, Buongiorno che nonostante qualche errore è cresciuto molto, Izzo che ha risposto presente dopo sei mesi in tribuna, Singo capace di mettere a referto 3 reti e 4 assist. La lista dei giocatori che, reduci da stagioni non esaltanti, si sono rilanciati con Juric, è lunga. Ed è giusto che sia una delle soddisfazioni più grandi per il tecnico granata.