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Mazzarri e il calciomercato: per il tecnico mai grandi acquisti a gennaio

Storia / L'allenatore del Torino, in base alla sua esperienza pluridecennale, non è mai stato molto propenso all'arrivo di giocatori di grande fama a gennaio

Gualtiero Lasala

"Il Torino, in questa sessione di mercato invernale, non ha ancora acquistato nessun giocatore per rinforzare la rosa, nonostante ci siano stati diversi "rumors" anche piuttosto clamorosi se si considera ciò che è stato detto su Jesé Rodriguez. Ma, dunque, perché il Toro non è intervenuto nel mercato? Una delle risposte può portare alla sinergia tra la società e il tecnico Mazzarri, che ha convinto i vertici granata a non intervenire in questa finestra di calciomercato invernale.

"RATTOPPI - Durante i suoi anni alla Sampdoria, l'unico giocatore che arrivò a gennaio e lasciò il segno fu Giampaolo Pazzini, che andò a fare coppia con Cassano regalando molte gioie ai blucerchiati. Nel periodo al Napoli, invece, uno degli acquisti più lanciati a gennaio fu quello di Edu Vargas, che però non riuscì a rendere come invece si aspettava la piazza partenopea. Nella parentesi all'Inter, che durò una stagione e mezza, arrivarono due giocatori a gennaio che non si possono definire top player ma rattoppi ad una rosa in difficoltà. In nerazzurro infatti arrivò proprio Danilo D'Ambrosio dal Torino e Hernanes dalla Lazio. Quando arrivò al Toro, Mazzarri si è ritrovato in pieno periodo di mercato, ma non ha chiesto nessun giocatore, affermando che volesse prima conoscere chi aveva a disposizione.

"IDEE - La carriera di Mazzarri rivela quindi il fatto che non ami particolarmente agire sul mercato invernale, ed effettivamente ciò è coerente con la sua linea di pensiero. Non è un caso che il tecnico abbia richiesto espressamente alla società una rosa corta, di giocatori tutti potenzialmente titolari, in modo tale da avere il dubbio nella scelta ogni domenica: per questo motivo agire sul mercato, anche con il Torino quest'anno, potrebbe avere poco senso per Mazzarri, a cui piace lavorare con un gruppo piccolo e che conosce bene. Ma, in ogni caso, potrebbe sempre esserci una prima volta, magari con una grande sorpresa.