"Anno nuovo, mercato nuovo alle porte. Il Torino si presenta ai nastri del mercato di gennaio con una convinzione: la squadra che Mihajlovic ha in mano sarebbe sufficiente, al netto di qualche ritocco marginale, per lottare per il sesto-settimo posto. Ecco perchè probabilmente lo scenario più probabile vede il club granata operare nel segno di due direttive principali: operazioni low-cost per l'immediato, potenziali investimenti per il futuro.
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Calciomercato Torino, le riflessioni: dai dubbi sul vice-Belotti alle mosse per giugno
Il punto / In ogni caso, non ci saranno novità prima del sei gennaio. La situazione ai nastri di partenza della nuova sessione
"L'IMMEDIATO - L'aria che tira è questa: difficilmente ci saranno nomi altisonanti in entrata e allo stesso tempo nulla sarà stravolto. Possibili le cessioni (in prestito o meno) di chi gioca poco: Gustafson, Boyè, Bonifazi, Acquah tra questi. Ad eventuali uscite potrebbero corrispondere innesti in entrata di giocatori potenzialmente pronti all'uso ma al tempo stesso non di primo livello. Per intendersi il meccanismo dovrebbe essere lo stesso che portò un anno fa alla partenza di Bovo e all'acquisto contestuale di Carlao. In entrata, il principale obiettivo resta il vice-Belotti. Dal punto di vista realizzativo, è innegabile che la squadra sia dipendente dalla vena e dalla presenza del Gallo. Tuttavia, si è visto comeNiang abbia fatto vedere, potenzialmente, di saper destreggiarsi da prima punta. Un fattore che potrebbe far desistere Cairo dall'andare ad investire su nomi eccellenti alla Giampaolo Pazzini per puntare definitivamente su Niang, oltre che come esterno, anche come sostituto del Gallo. Non dimentichiamoci, infatti, che il senegalese è stato pagato 15 milioni e che un'opportunità in più di farlo giocare non va preclusa, visto che nel 4-3-3 di partenza è una seconda linea viste le presenze di Falque e Ljajic. Una cosa è certa, però: vanno probabilmente escluse novità nei primissimi giorni di mercato. Il Toro, prima, è proiettato al derby di Coppa Italia e alla sfida dell'Epifania contro il Bologna.
IL FUTURO - Ricordate l'acquisto di Milinkovic-Savic lo scorso gennaio? Qualcosa di simile potrebbe succedere anche quest'anno, con il Torino che è pronto ad investire su giovani prospetti - nati dal 1996 in poi - in ottica del mercato estivo. La stagione in corso si è iniziata a costruire lo scorso inverno con gli acquisti del portiere serbo e di Lyanco. Una dinamica che potrebbe essere replicata, tenendo però conto del fatto che ancora non si sa se Sinisa Mihajlovic sarà l'allenatore da luglio in poi. Un dettaglio non di poco conto.
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