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Pellegri: “Sono carico. Mio padre? Con lui il rapporto sarà professionale”

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Il classe 2001 ritrova Juric, l'allenatore che lo fece esordire in Serie A: "Con lui ho un ottimo rapporto e ottimi ricordi"

Luca Bonello

Il Torino ha ufficializzato l'acquisto Pietro Pellegri ed il ragazzo, che arriva il prestito con diritto di riscatto dal Monaco, ha subito parlato ai microfoni di Torino Channel. Queste sono state le sue prime parole: "Al mio arrivo mi sono trovato subito a casa, anche grazie alla presenza di mio padre. E' stato un inizio diverso rispetto a quello di altre avventure. Io sono carico e non vedo l'ora di allenarmi ".

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Pellegri che a Torino ritrova proprio il padre, Marco, team manager granata ("Papà l'ho già avuto al Genoa, so come comportarmi. Sarà un rapporto professionale"), ma anche Juric, suo allenatore già ai tempi del Genoa: "Con lui ho un ottimo rapporto e ottimi ricordi".

Il suo esordio in Serie A è fortemente legato al Torino, dato che è stato proprio in una sfida all'Olimpico Grande Torino contro i granata, che fu proprio Juric ha farlo esordire e che lo mise in campo al posto di un acciaccato Rincon. "Ritorno nello stadio dove ho fatto il primo passo in Serie A. Un peccato non aver potuto incontrare Rincon".

Pellegri che è fidanzato con la figlia di Mihajlovic, Viktorija, altro legame col passato granata: "Ora è impegnata con i traslochi, ma mi raggiungerà presto".

Sulla Nazionale ha poi ammesso: "E' un obiettivo ma devo meritarmela, attraverso il sacrifico ed il lavoro quotidiano. E' lì che ho avuto la possibilità di incontrare Belotti".

Pellegri che detiene vari record. Ha esordito in Serie A a 15 anni e 280 giorni, eguagliando primato di precocità di Amedeo Amadei. Ha segnato la sua prima rete il 28 maggio 2017, diventando il terzo più giovane marcatore della storia e, nella stagione successiva, ancora al Genoa, con i due gol alla Lazio nel match disputato il 17 settembre 2017, è diventato il più giovane ad aver segnato una doppietta in Serie A: "La vivo bene, gioco senza pensarci. L'importante è il sacrificio, poi le cose arrivano. Il mio primo gol nel giorno dell'addio di Totti? Lo ricordo bene, ma il mio idolo è Ronaldo il fenomeno, oltre a Zlatan Ibrahimovic, con il quale ho avuto la fortuna di giocare insieme".

L'ex Monaco conclude poi la sua intervista salutando il popolo granata: "Grazie mille per il benvenuto e un saluto a tutti. Sempre Forza Toro".

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