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Brescia, Cellino su Corini: “Non era più tranquillo. Grosso? Tecnico in crescita”

LEEDS, ENGLAND - DECEMBER 13:  Massimo Cellino President and Director of Leeds United during the Sky Bet Championship match between Leeds United and Fulham at Elland Road on December 13, 2014 in Leeds, England. (Photo by Clint Hughes/Getty Images)

Avversario / Alla vigilia del match contro il Torino il numero uno delle Rondinelle ha parlato del momento della società sulle colonne del Giornale di Brescia

Andrea Calderoni

Vigilia di Brescia-Torino molto animata in casa Rondinelle dopo l'esonero di Eugenio Corini e la chiamata di Fabio Grosso. Artefice dell'avvicendamento in panchina il patron lombardo Massimo Cellino, che ha parlato al Giornale di Brescia nella giornata odierna, spiegando che "la classifica era importante per Corini, non per me. Ad un certo punto non si è più sentito tranquillo, ma non l'ho fatto diventare insicuro io". E poi sulla scelta di Grosso ha aggiunto: "L'ho chiamato che ero a Londra e in tre ore mi ha raggiunto. Mi ha fatto un'impressione eccezionale, è un allenatore in crescita che si deve completare e lo riconosce".

BALOTELLI - Cellino, ex presidente del Cagliari, ha poi parlato anche del pezzo da novanta nella rosa del Brescia, ovvero Mario Balotelli. "Per me è un giocatore come gli altri che quindi può scendere in campo, andare in panchina o anche in tribuna - ha dichiarato -. Professionalmente è esemplare, in questo momento però non è lui che deve aiutare la squadra, ma viceversa. E ci salveremo con il gruppo dell'anno scorso".