Oggi pomeriggio nella sede milanese della Lega Calcio si sono incontrati il presidente dell'Aia Marcello Nicchi, il responsabile del Can A Nicola Rizzoli, capitani, tecnici e dirigenti delle 20 squadre di Serie A per parlare di VAR e cercare di porre fine alle discussioni sui direttori di gara. A rappresentare il Torino erano presenti capitan Belotti e Frustalupi.
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Serie A, incontro in Lega tra arbitri e società: presenti Belotti e Frustalupi
L'incontro / La riunione ha l'obiettivo di riportare serenità e di chiarire i dubbi che hanno creato diverse polemiche nell'ultimo periodo
TEMATICHE - Lo scopo dell'incontro era quello di cercare di porre fine alle tante discussioni che hanno caratterizzato soprattutto l'ultimo periodo. Rizzoli ha infatti spiegato alla platea che i direttori di gara non sono per nulla in confusione e hanno ben chiare le linee da seguire. Tra gli argomenti anche la questione sui falli di mano che, è stato spiegato, non dipende solamente dal tocco effettivo con il braccio, ma anche da quanto l'arto si allontani dal corpo. L'esempio preso in esame è il rigore della Lazio e Rizzoli ha difeso Abisso spiegando che la decisione è stata giusta, perché la posizione del braccio non è stato congruo. Al termine della riunione, durata due ore abbondanti, sono intervenuti alcuni rappresentanti delle società, tra cui Giampaolo che ha riferito: "La riunione è stata formativa, ci sono state spiegate alcune cose, ma sarebbe meglio spiegarle anche in pubblico, ci sono delle regole che vanno rispettate al di sopra di ogni sospetto". Stesso entusiasmo anche per Semplici, tecnico della SPAL: "Gli arbitri possono sbagliare, la buona fede non può essere messa in discussione. Abbiamo analizzato tutte le situazioni più discutibili".
RIZZOLI - Nessuno dei direttori di gara, invece, ha rilasciato dichiarazioni. Soltanto Rizzoli è intervenuto ai microfoni dei giornalisti e ha spiegato che non c'è alcuna confusione tra gli arbitri e ha fatto anche un riassunto di quanto detto durante la riunione: "Abbiamo spiegato perché sono state prese alcune decisioni e abbiamo ammesso alcuni errori umani, non della tecnologia. Il 90% degli errori che abbiamo individuato è per falli di mano e da rigore. Serve più professionalità, degli uomini e della tecnologia, per ridurre gli errori".
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