LEGGI ANCHE: Il diritto di resistere e gioire
Nonostante il regolamento lo vieti, si è voluta fare una deroga ad hoc per consentire a De Laurentiis di detenere la proprietà di due club. Si continua a non riuscire a configurare la plusvalenza fittizia come un reato penale e di frode sportiva, con la patetica scusa(falsa) di non avere un criterio oggettivo di valutazione di mercato un calciatore. “Non esiste una norma per procedere”, ha scritto in sentenza il Tribunale Federale. Poi un anno dopo si condanna la Juventus “per la gravità della durata dell’illecito”, contraddicendo “la mancanza di una norma per procedere” di un anno prima, e facendo ridere tutto il mondo terracqueo del diritto di procedura penale e civile. Questo mondo italiano tra l’allucinato e il tragicomico vivono e vedono i calciatori che scommettono, cresciuti nel deserto delle applicazioni soggettive delle regole, del diritto e della sanzione. In nome di cosa, mi chiedo, non avrebbero dovuto scommettere? Quale comune sentire avrebbe dovuto fermarli? Forse una società dove perfino parte della magistratura ha diviso il mondo in amici e nemici? Solo lavorando in un contesto estero si può comprendere appieno il degrado etico/morale in cui il nostro Paese è giunto; in assenza di questa opportunità si è solo vittime della “Sindrome di Stoccolma”, quindi innamorati della possibilità di buttare la nostra coscienza nella pattumiera. Difficile sapere fino a quale “borderline” la magistratura spingerà questa inchiesta, se e quanti altri nomi saranno coinvolti, se questo vizio per le scommesse ha provocato anche degli accomodamenti dei risultati di alcune partite.
LEGGI ANCHE: Marco Verratti disperso tra le dune del Qatar
Negli ultimi quattro anni, per un mio lavoro, ho ricostruito il sistema del doping sportivo dell’ex Germania Est e il passaggio di una intervista mi ha molto colpito. Shirley Babashoff, ex grande nuotatrice statunitense ed eterna seconda dietro le valchirie dopate del nuoto della DDR, di fronte allo svelamento molto postumo del più grande imbroglio di Stato mai avvenuto nello sport, alla fine riesce solo a dire: “è positivo che tutto alla fine sia venuto fuori, e mi dispiace per le conseguenze fisiche devastanti per le ex atlete tedesche, ma a me chi mi restituirà mai le medaglie che mi sono state sottratte con l’inganno? Chi potrà mai restituirmi il piacere della soddisfazione di un risultato raggiunto”? Già, il poter tornare indietro nel tempo per riparare agli errori o all’ignavia è solo un artificio letterario o un gioco ipotetico della fisica quantistica, in realtà non rimane che lavorare per il presente e per il futuro. Sperando che domani sia migliore di ieri.
Scrittore, sceneggiatore e regista. Tifosissimo granata e già coautore con il compianto Anthony Weatherill della rubrica “Loquor” su Toro News che in suo onore e ricordo continua a curare. Annovera, tra le sue numerose opere e sceneggiature, quella del film “Ora e per sempre”, in memoria del Grande Torino.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Torino senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Toronews per scoprire tutte le news di giornata sui granata in campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202304/e1b890e899df5c4e6c2c17d60673a359.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)