Sebbene, infatti, il patron granata sembri osteggiare le trame di Agnelli in Europa, all'interno della Lega le posizioni dei due sui temi legati alle risorse del calcio italiano, in particolare i soldi derivanti dai diritti TV, coincidono parecchio, per non dire che sono perfettamente allineate. Prova ne è il fatto che Cairo con Agnelli aveva fatto, a suo tempo, carte false per far eleggere Micciché, uomo legato a doppio filo alla famiglia, a presidente della Lega Calcio e che lo stesso Cairo non si è mai pronunciato contro l'iniquità del sistema italiano di spartizione dei diritti TV, sistema che ha il rapporto tra la prima squadra e l'ultima più sbilanciato fra i principali campionati europei. Oppure basti pensare che Cairo è stato fra i promotori dell'ingresso dei fondi di investimento nella Lega stessa pur di aumentare gli introiti delle società a discapito dell'autonomia decisionale del calcio italiano. Difficile quindi cucire su Cairo un abito da Robin Hood. Così come è difficile vederlo come un "nemico" di Andrea Agnelli quando, ad esempio, si è distinto come il presidente del Toro che ha licenziato il suo allenatore (Mihajlovic) perché reo di essersi pesantemente scagliato contro le ingiustizie arbitrali subite in un derby di Coppa Italia…
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Nell'immaginario di noi tifosi granata, il presidente del Toro dovrebbe essere una figura un po' mitologica, un uomo tutto d'un pezzo capace di incarnare e sostenere gli ideali granata di correttezza, tremendismo e caparbietà: purtroppo dopo più di quindici anni di presidenza Cairo possiamo serenamente, e con grande amarezza, affermare che il nostro attuale presidente è ben lontano dall'essere quel tipo di presidente. Un vero paladino dei valori granata non avrebbe lasciato passare cinque anni senza muovere un dito per ottenere il via libera all'utilizzo del Robaldo una volta ottenuta la sua concessione. Perché per essere un "eroe" ai nostri occhi non è fondamentale ergersi a salvatore dei valori dello sport in generale, ma anche solo "limitarsi" a più "modesti" obbiettivi come quello di costruire una casa per la nostre giovanili. Così, giusto per cominciare a fare qualunque cosa di un elenco che francamente sta diventando imbarazzantemente lungo…
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