E, magari come quarta scelta, un certo Dell'Aquila, leader della Primavera di Scurto. Tameze va bene come cambio a centrocampo (ne abbiamo bisogno!), ma può essere utile in difesa solo in casi estremi, non ora. Contro la Juve, Juric gli ha pure affidato il compito molto difficile di marcare Chiesa. Dopo soli 7 minuti lo juventino gli ha preso 3 metri in uno scatto di 15, crossando indisturbato per Vlahovic, che per fortuna ha preso il palo. Poi il francese è riuscito a prendergli un pò le misure, ma se la palla fosse entrata, probabilmente saremmo ancora qui a piangere. Con lo 0-0 nel derby il Torino è la formazione che ha mantenuto più volte la porta inviolata in casa in questo campionato (11), mai successo ai granata tra le mura amiche nella loro storia in Serie A, raggiungendo la ragguardevole cifra di 16 clean sheet in totale. Però, rispetto al fortino difensivo, in attacco troppo spesso le polveri sono state bagnate: ben 13 le partite senza gol. Quanto ai derby, le ultime 18 sfide in campionato ci hanno visto non piangere per sole 5 volte, con pareggi che talvolta ci hanno lasciato l'amaro in bocca, ma con ben 13 sconfitte. Sicuramente questa volta, dopo molti match, nei minuti finali non abbiamo vissuto in apnea totale trincerati in difesa, ma, al contrario, siamo stati in attacco, rischiando pure di fare il colpaccio. Se al posto di Lazaro ci fosse stato Zapata, quella palla maledetta sarebbe sicuramente entrata. Anche i numeri confermano la buona prova granata: 13 tiri a 8, 2 a 3 in porta porta, 12 occasioni da gol a 8, 6 corner a 2. Quindi, inutile negarlo, il rammarico è il sentimento prevalente.
Rammarico per una partita che si poteva e doveva vincere, se si voleva avere ancora una remota chance di qualificazione europea. Noi non corriamo, ma siamo noni, a - 4 da Lazio e Napoli, davanti alla Fiorentina (+1, con una partita in meno) e al Monza (+2). Ci sono ancora sei sfide: pressoché proibitive Inter e Atalanta fuori casa, toste Bologna e Milan in casa, poi Frosinone e Verona, entrambe in lotta per la salvezza (la prima al Grande Torino, la seconda fuori). Molto, molto complicata. Ma con il cuore visto nel 2° tempo possiamo fare qualsiasi cosa. Doveroso crederci, obbligatorio provarci. Interessante il commento del Presidente Urbano Cairo alla domanda "C'è chi teme che possa essere stato l'ultimo derby di Buongiorno in maglia granata". "No, no - la risposta - e devo dire che ha marcato molto bene Vlahovic".
Vedremo. La speranza che Bongio resti è l'ultima a morire, ma dobbiamo essere realisti. Comunque c'è ancora tempo, ma prima di chiudere devo raccontarvi come è finita la nostra "trasferta" dopo il derby, se no che cronaca è? Con mio figlio ci siamo incontrati con Domenico, uno dei migliori amici di sempre, compagno di prima liceo al Volta, ovviamente granata. Con lui e altri nuovi amici, Vittorio, Giorgio, Fabio e Fabrizio, siamo andati a cena nella consueta Birreria Don Giovanni, a due passi dal Grande Torino, per commentare il nostro amato Toro. Ah, il coro più gettonato era "Noi non siamo gobbi di m....". Tante risate, amicizie vecchie e nuove che si saldano,
con la birra in mano e il granata nel cuore. Ecco perché ci dovete provare: per il meraviglioso popolo granata.
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