Se riusciremo a pensare ad ognuno di quei 6500 uomini come a una singola persona e non a un numerino su una tabella, ci renderemo conto dell'enorme conto di sangue e possibilità inespresse tributato allo svolgimento di 64 partite di calcio.
E sfuggiremo al ritmo incessante dello show che tutto tritura e poi sputa.
Fuga complicata da attuare, ma sulla quale potremo concentrarci nel nuovo anno, per prepararci a vivere il Futuro.
L'anno che verrà
Lucio Dalla
dall'album Lucio Dalla (1979) RCA Italiana
Tutti stiamo volgendo lo sguardo al 2023, come se il suo semplice arrivo bastasse a cancellare i malefici effluvi del 2022 (quest'anno si è portato via anche Pelé, addio Rei!) come se ci bastasse strappare l'ultimo foglietto del calendario per disporre di un nuovo album sul quale disegnare quel che ci pare. Ogni anno, è sempre così.
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Nella sua celeberrima canzone, Dalla si lancia in profezie strampalate e traboccanti di speranza, specchio dei sogni che animano chiunque rivolga lo sguardo "oltre" e abbandoni la banalità del presente.
Il migliore augurio sta tutto nell'ultima frase del brano di Lucio: l'invito a prepararsi a vivere i giorni che verranno.
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L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità
Prepariamoci, dunque.
Buon Anno a tutti. E sempre Forza Toro!
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