Vi chiedo scusa, ma forse è anche il caso di scrollarci di dosso il refrain delle sconfitte arrivate per volere divino, lo scrivo io che sono malato di Toro, ma mai come in questo ultimo anno trovo fuori luogo appellarsi alla sfiga o al Var.
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Su 24 gare ne abbiamo vinte 3, contro squadre in coma e prossime al cambio dell'allenatore, certo che in teoria i punti a disposizione per salvarsi ci sono, ma continuando a non vincere praticamente mai la permanenza in Serie A diventa utopia.
È dalla seconda domenica di campionato che speriamo nelle disgrazie altrui e ci raccontiamo che la prossima gara sarà decisiva. Non abbiamo sconfitto lo Spezia, ridotto in 10 per 85 minuti, la Viola in 9 prendendo gol in superiorità numerica, domenica schianteremo l'Inter? E qui entriamo nel mondo del paranormale...
Dobbiamo provare a pensare in maniera positiva altrimenti ai limiti già noti aggiungiamo anche la rassegnazione e non va bene. Il Cagliari è lì, ieri ha pareggiato grazie ad un colpo di sedere di un doriano su tiro di Nainggolan al 96', magari nelle prossime domeniche un colpetto così capiterà a noi, ma non dovrà essere semplicemente fattore c... ma un premio ad un'intera gara battagliata, voluta, conquistata da tutta la squadra!
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
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