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Prima che sia troppo Tardy

Settimana bianca

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Torna "Prima che sia troppo Tardy", la rubrica su Toro News di Enrico Tardy: "I nostri eroi hanno dimostrato pregi e difetti in ordine inverso addirittura nel corso di un solo tempo di gioco"
Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 

Il torello conclude una settimana di media difficoltà senza sconfitte e con 5 punti complessivi in classifica.

Contro i toscani, i nostri eroi hanno dimostrato pregi e difetti in ordine inverso addirittura nel corso di un solo tempo di gioco, facendoci assistere ad una gara quanto meno frizzante seppur condita di errori a volte grossolani. Niente da fare. Se la nostra squadra deve fare la gara, gli spazi che lascia dietro di sé sono enormi e senza le individualità in grado di affrontare la fase di rinculo in maniera organizzata. Rimaniamo ancora tra le tre peggiori retroguardie della Serie A. Coco in mezzo all’area con il braccio alzato nel corso dell’azione del primo gol ne costituisce l’emblema. D’altro canto è stata apprezzabile la capacità di reazione dimostrata dalla squadra che ha consentito il recupero del doppio svantaggio, mentre la ripresa è stata anche tatticamente confusionaria. L’ingresso di Ngonge ha lasciato un vuoto a metà campo colmato solo dalle sostituzioni della seconda parte del tempo, la stanchezza, poi, ha fatto il resto. A questo proposito rimango sempre più convinto che in Italia l’intensità degli allenamenti sia assai blanda, non si spiegano altrimenti questi cali atletici marcati nella seconda parte delle partite. Ormai assistere ad una prestazione agonisticamente equilibrata di un calciatore per 90 minuti risulta una rarità. Preso atto che non è così in altri campionati nascono legittimi gli interrogativi sul perché altrove i ritmi di gioco siano più a lungo sopportati dai calciatori. Perché ieri soltanto Pedersen aveva risorse fisiche per spingere ancora sulla fascia negli ultimi minuti della gara? Nel mondo pallonaro si abusa con grande facilità del termine “lavoro”, sia con riferimento alla parte fisica che tecnica degli allenamenti, in realtà io penso che, esclusi Gasperini e Conte, pochi altri tecnici abbiano il sufficiente carisma “per mettere sotto” i calciatori e farli allenare duramente. Terminata la divagazione, ora sotto con il derby… ha fatto bene il Presidente a ricordarci che “ci tiene troppo” nel corso di questi anni di successi non ce ne eravamo accorti.