LEGGI ANCHE: Europei di calcio dimezzati
La popolarità offusca gli intelletti, fa mangiare addirittura i cibi indigesti di certe catene mondiali del fast-food incatenando la ragione alla mistificazione di un traguardo raggiunto(in questo caso nella degustazione del cibo), e impedisce la capacità di scelta che, ripeto, e anche responsabilità. La responsabilità, questa cosa dimenticata in chissà quale recesso, a cui mi ha fatto pensare un film in questi giorni nelle sale (“Tramonto a Nord Ovest”). Un piccolo film sabaudo/piemontese(nelle intenzioni e nell’animo. Ma qui il discorso sarebbe lungo), ma delizioso, immerso nelle vicende di un personaggio atono rispetto alla vita che gli scorre davanti, impossibilitato dal capire il valore di una scelta e quindi giunto alla conclusione come sia meglio non farlo, si definisce nel seguire la corrente solitamente priva di grandi sussulti ma incapace di sgradite sorprese. Un piccolo imprevisto lo spinge a prendere il suo zaino e ad inerpicarsi in un percorso di montagna, l’intenzione è quella di raggiungere una vetta. Qualunque essa sia. Gli incontri e gli imprevisti gli impongono decisioni vere, quelle dove quando si sbaglia o ci si prende chiede un prezzo da pagare, quelle dove la responsabilità è sovrana e non può essere dissolta dallo spegnimento di un supporto digitale. Il film mi ha toccato dentro e tornando a casa dopo la sua visione ho pensato: non possiamo sempre fuggire, non possiamo approfittare di internet per farlo. La vita reale non dipende da un brand o da una popolarità, non può essere ostaggio di un abbonamento a “Streamyard”, non la si riduca ad una triste allegoria del bar o di ciò che un tempo si è stati all’interno di uno spogliatoio.
LEGGI ANCHE: La coscienza sfregiata tra Guardiola e Chiesa
Il calcio è un bene comune, e come ogni bene comune va difeso da tutti noi che della comunità facciamo parte, e in questa difesa va inclusa anche l’informazione alla quale decidiamo di accedere. Dobbiamo difendere la qualità e l’anima del calcio, è nostra responsabilità. “A tutti quei maiali, vigliacchi e topi di fogna che la motivazione fosse economica una cosa dico: siete dei falliti.”, davvero a uno capace solo di pensarla una cosa del genere si vuole affidare il nostro tempo e la nostra informazione? “La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota”, ha scritto qualcuno, nell’intenzione evidente di esortarci finalmente di metterci alla guida dell’automobile delle nostre decisioni: non lasciamole facile prede di irresponsabili narcisisti provvisti di “brand”. Andiamo oltre e disegniamo il nostro futuro. Qualunque esso sia. In bocca al lupo.
Scrittore, sceneggiatore e regista. Tifosissimo granata e già coautore con il compianto Anthony Weatherill della rubrica “Loquor” su Toro News che in suo onore e ricordo continua a curare. Annovera, tra le sue numerose opere e sceneggiature, quella del film “Ora e per sempre”, in memoria del Grande Torino.
Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Torino senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Toronews per scoprire tutte le news di giornata sui granata in campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202304/e1b890e899df5c4e6c2c17d60673a359.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)