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Bravo, Torino Primavera: hai fatto tutto quel che potevi

L'Editoriale / In finale avversarie alla portata, ma la semifinale raggiunta resta un risultato oltre le aspettative: se ne tragga la convinzione giusta per arrivare all'obiettivo Final Eight

Gianluca Sartori

E' con un misto di amarezza e orgoglio che i ragazzi della Primavera granata tornano a Torino stamattina, dopo due settimane intense ed emozionanti al Torneo di Viareggio che hanno visto il club granata tornare a piazzare la squadra in semifinale otto anni dopo l'ultima volta. L'amarezza è naturale, in casa granata, quando si dà uno sguardo al tabellone e si vede che in finale ci sono Empoli e Sassuolo. Due squadre che Coppitelli conosce bene per averle incontrate in campionato, ostiche ma alla portata dei granata, come dimostra anche la classifica: il Sassuolo è a pari punti col Torino, l'Empoli due punti dietro. Per come si è sviluppato il torneo, può starci la percezione che si sia trattata di un'occasione persa per riportare a casa un titolo che allo stadio Grande Torino manca dal 1998.

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Tuttavia è giusto che un gruppo come quello granata sia orgoglioso di non avere rimpianti; la squadra ha lasciato sul campo tutto ciò che aveva, sino all'ultima goccia di sudore, e si è giocata le sue carte come meglio era difficile fare. Stiamo parlando di una Primavera dal livello qualitativo non eccelso, senza giocatori sopra la media in quanto a spunti e colpi, ma che trova nelle qualità caratteriali del gruppo il suo punto forte. L'unico rammarico è quello di non avere segnato nel buon primo tempo giocato contro il Sassuolo, prima di cedere al calo fisico della ripresa e alla roulette dei calci di rigore, che ha premiato i neroverdi evidentemente non per caso, visto che i ragazzi di Mandelli hanno vinto così anche in ottavi e quarti di finale.

Tirando le somme, il Torneo di Viareggio ha messo in mostra un portiere che sta compiendo passi in avanti da gigante dal punto di vista della sicurezza e del carattere - la qualità c'è sempre stata - come Tommaso Cucchietti , e una difesa che si conferma granitica: solo due le reti subite nelle sei partite giocate a Viareggio, cinque quelle subite su azione negli ultimi due mesi. Da queste certezze e da una rinnovata fiducia nei propri mezzi deve ripartire la squadra per guadagnarsi, nelle cinque partite di campionato che restano, l'obiettivo della qualificazione alle Final Eight.