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Derby Primavera, Torino e Juventus a confronto: sono i granata ad aver cambiato di più

Verso il Derby Primavera / Il calciomercato estivo ha infoltito il Torino di Longo, la Juventus di Grosso è rimasta quasi inalterata rispetto alla scorsa stagione

Gianluca Sartori

E’ nuovamente tempo di Derby Primavera: la scorsa stagione ci eravamo lasciati col Torino partito in sordina diventato poi Campione d’Italia e con la Juventus capace di investire milioni sul mercato a gennaio ma poi non in grado di qualificarsi per le Final Eight. E proprio nel derby di ritorno, quello terminato 2-1 al “Don Mosso” –reti per i granata di Troiani e Zenuni i granata avevano probabilmente trovato la scintilla che ha infiammato un finale di stagione che ha fatto la storia della società.

Ora, Torino e Juventus si ritrovano a cinque mesi di distanza. Le differenze sono, in primis, il pezzo di stoffa tricolore cucito sul petto dei granata; e poi c’è stato il calciomercato, che stavolta ha cambiato più il Torino della Juventus. I granata hanno sì mantenuto l’ossatura della scorsa stagione – la formazione iniziale dell’esordio in campionato a Firenze vedeva 8 titolari su 11 già nel Torino la scorsa stagione, anche se non tutti in Primavera – ma si sono rinforzati qualitativamente e quantitativamente intervenendo sul mercato. Longo ha a disposizione, attualmente, una rosa extra-large di 35 giocatori; non poteva essere altrimenti, visto che la Youth League impone alle proprie partecipanti un roster allargato.

 La formazione del Torino nell'ultimo Derby contro la Juventus: i superstiti sono Zaccagno, Debeljuh, Mantovani, Zenuni e Procopio (foto Capirossi)

La Juventus, invece, è praticamente la stessa della scorsa stagione; sono arrivati solo Guido Vadalà dal Boca Juniors (nell’affare che ha riportato Tevez in Argentina) e il mediano Oumar Tourè dall’Inter, mentre l’attaccante Pozzebon è rientrato dal prestito al Perugia. La società di corso Galileo Ferraris non poteva replicare gli investimenti dello scorso gennaio, quando arrivarono i vari Cassata, Favilli e Lirola, visti anche i risultati non entusiasmanti. Fabio Grosso, inoltre, contava già su una squadra composta in gran parte da giocatori del 1997, e la società ha confermato praticamente in blocco quel gruppo.

 Federico Zenuni ha segnato nel Derby Primavera dello scorso aprile e sarà presente in quello di sabato (foto Capirossi)

E’ interessante quindi notare come ciò che succede storicamente, col Torino che tende a far crescere i ragazzi del proprio vivaio e la Juventus che interviene massicciamente sul mercato acquistando giovani calciatori, in questo frangente si sia parzialmente invertito; non stiamo parlando di cambiamenti radicali nelle filosofie delle due società ma di contingenze del momento. In ogni caso, sarà un'altra affascinante puntata di un duello tra Torino e Juventus, che sono e restano due mondi molto diversi, ancor di più a livello di Settore Giovanile.