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Primavera, le pagelle di Monza-Torino 1-2: Dalla Vecchia torna e firma la vittoria

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Le pagelle ai granata di Fioratti dopo la vittoria sul Monza
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Il Torino Primavera riscatta il ko con il Lecce e vince in rimonta contro il Monza. I granata si ritrovano in svantaggio nelle battute iniziali con Nenè che scappa a Olsson e poi affonda il colpo. A fine primo tempo, dopo aver preso progressivamente campo, il Toro riesce però a pareggiare i conti con Sow. Nella ripresa si decidono le sorti della gara: la zampata vincente è granata ed è di Dalla Vecchia. Di seguito le pagelle ai giocatori della Primavera di Fioratti.

PLAIA 6: Confermato tra i pali per la seconda partita consecutiva, vede gonfiare la sua rete al 12' senza poter intervenire sulla conclusione angolata di Nenè. Per il resto il Monza non punge, resta a guardare da spettatore a lungo. Nel finale è attento, con i biancorossi che spingono ma non lo impegnano.

ZAIA 6.5: Scontato il turno di squalifica, si riappropria della corsia destra. La poca verve offensiva dei brianzoli gli permette di salire spesso, ma non dimentica i compiti difensivi. Lo dimostra in particolare in due situazioni chiave nella ripresa, al 49' e al 75': trova due chiusure di ottima fattura su Nenè.

OLSSON 5.5: Ingaggia un duello con Nenè, cliente ben ostico, fin dalle prime battute. Se lo fa scappare però in velocità in occasione del primo gol, facendosi ingannare anche dal doppio passo prima del tiro. Si prende una rivincita aiutando Zaia a fermarlo al 49', poco dopo però lascia troppo solo Lupinetti di staccare di testa sugli sviluppi di corner. Poi si assesta.

MULLEN 6.5: Nella prima parte di primo tempo, il più pericoloso tra i granata è lui. Al quarto d'ora libera il mancino dalla distanza, mancando ma non di tanto l'incrocio dei pali. Ci prende gusto e al 23' riprova a colpire sotto il sette: tiro ancora più insidioso e altra rete sfiorata. Difensivamente lascia poco al caso, quando Nenè opta per sfidarlo non gli lascia spazio. Dà sicurezza.

DESOLE 6: Si mostra a suo agio nell'aspetto propositivo del ruolo di terzino, sale in più di un'occasione e crea una catena interessante con Sow. Ciò lo costringe a rincorrere tornando indietro, lo fa con sacrificio prendendosi però un rischio alla mezz'ora con Lupinetti (46' SABONE 6: Inizia la sua gara nell'inedito ruolo di terzino a sinistra. Parte in sordina, poi cresce e partecipa alla rincorsa per la vittoria dei granata).

DALLA VECCHIA 7: Aggregatosi alla Primavera dopo aver raccolto la convocazione di Vanoli contro il Venezia, il capitano granata gioca un primo tempo di sacrificio. Nella ripresa si vede maggiormente in inserimento. Si mangia le mani poco dopo l'ora di gioco, quando è autore di una bella discesa ma si intestardisce al tiro e spreca l'occasione costruita. Si rifà poco dopo al 69' imbucando il diagonale dell'1-2 granata: sono sei in campionato, terzo miglior marcatore in rosa per Fioratti. Dopo il gol fa cenni di aver finito la benzina e lascia il campo (73' KIRILOV 6.5: Venti minuti in cui lascia il segno. Ingresso di personalità nonostante la poca esperienza in Primavera, si propone in più in un'occasione e cerca tanti spunti. Va anche a un passo dal gol a due minuti dallo scadere).

DJALO 5.5: Torna titolare dopo due mesi, l'ultima presenza dal primo minuto risale al derby di marzo. Appare arrugginito nella prima metà di gara, sia nella manovra sia al tiro quando ne ha l'occasione a rimorchio al 26'. Nella ripresa sale di tono e si mostra più a suo agio ma c'è ancora margine sulla condizione (73' ROSSI 6: In cabina di regia per il finale. Si regala qualche spunto provando a superare con il mancino Vailati, attento sul suo palo. Negli ultimi minuti ha la meglio su Scaramelli, dopo averlo in parte perso riesce a recuperarlo e lo chiude in area con un intervento giusto sul pallone).

ACAR 6.5: Lavora tanto sui suggerimenti, trovandone di più mirati a partire da fine primo tempo. Nella ripresa continua sulla stessa lunghezza d'onda ed è suo lo spunto cui si origina il gol dell'1-2: assist di prima, il terzo in stagione dopo tre gare consecutive nel tabellino marcatori. Si avvicina alla quarta rete prima del recupero, Vailati mura.

POLITAKIS 6: A destra c'è più traffico, a volte lo patisce e quindi si accende a tratti. Il suo contributo resta prezioso quando riesce a trovare un varco. Al 26' prova a mandare in porta Acar, al 37' fa partire l'azione del pari granata con il cross raccolto da Gabellini (54' MANGIAMELI 6: Entra con la giusta voglia, posizionandosi al fianco di Gabellini. Partecipa alle offensive granata, sua la sponda da cui nasce la verticalizzazione dell'1-2).

GABELLINI 6.5: Per tutta la partita cerca il gol, non lo trova ma c'è tanto altro nella sua prestazione. Ancora una volta è un riferimento e lo dimostra con la giocata di tacco che vale l'assist per Sow e il pari. L'unico rimpianto è al 36', poteva fare di più su imbucata di Acar e sbatte contro Vailati. Per il resto si conferma sia a livello di quantità che di qualità.

SOW 7: Fioratti gli dà tante indicazioni nella prima fase di gara, la risposta arriva sul campo. Si fa trovare al punto giusto al momento giusto per insaccare il gol del pari a due passi da Vailati dopo aver raccolto l'assist di Gabellini. Altri spunti su quella corsia gli permettono di diventare una spina nel fianco per il Monza. Nell'ultima parte di gara, quando è spostato a destra, appare meno efficace ma sempre utile alla causa. Esce stremato dopo aver speso tanto (89' DIMITRI sv: Qualche minuto nel finale per riprendere confidenza dopo un mese fuori dalle rotazioni).

ALL. FIORATTI 6.5: Il suo Toro cresce nella partita. Il gol preso in avvio avrebbe potuto tagliare le gambe, visto che non sempre i granata hanno saputo reagire ai propri errori nel corso della stagione. La squadra questa volta però si compone e sale di tono dopo aver sbagliato iniziando ad aggredire il Monza e a fare la partita. Il gol del pareggio e poi quello vittoria hanno messo in luce una squadra che aveva voglia di fare risultato e che ha saputo fare quello che il tecnico aveva chiesto: imparare dai propri sbagli. I titolari hanno deciso la partita, i cambi sono stati azzeccati e hanno spostato l'inerzia della partita. Nel complesso una prova corale che serviva dopo il ko contro il Lecce.