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Primavera, Torino-Lecce 2-5: Scurto fa un brutto scherzo ai granata

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I granata cadono pesantemente in casa contro il Lecce dell'ex Scurto
Roberto Ugliono Caporedattore settore giovanile 

Scurto fa lo scherzetto al Toro e lo fa bello grosso. La Primavera granata cade 5-2 in casa contro un Lecce che così conquista la salvezza. Una partita iniziata bene per la squadra di Fioratti, ma continuata male. Alla fine a pesare è la fame dei salentini e la loro maggiore età, visto che i giallorossi si sono presentati con una squadra composta quasi interamente da 2005. Non ci sono scusanti però per il Toro, che - salvo qualche sporadica situazione nel primo tempo - ha regalato troppo agli avversari. I primi 3 gol arrivano infatti tutti da errori dei difensori granata.

Primavera, Torino-Lecce: le scelte

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Per la partita contro il Lecce, Fioratti torna al 4-3-3. La sorpresa principale nell'undici titolare è il ritorno da titolare di Plaia, che prende il posto di Siviero tra i pali dopo tre mesi. In difesa Pellini e Desole si adattano entrambi a terzini, causa forfait sulle fasce, sempre Olsson-Mullen come coppia di centrali. In regia Liema Olinga, affiancato dalle mezz'ali Dalla Vecchia e Acar. In attacco cambia il tridente. Politakis e Sow sono titolari dopo la bella prova con la Sampdoria come esterni, prima punta Gabellini.

Primavera, Torino-Lecce: il primo tempo

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Parte meglio il Torino, aggressivo e propositivo sin dalle prime battute. I granata occupano spesso e volentieri l'area salentina e impiegano meno di dieci minuti a trovare il gol del vantaggio. Palla recuperata sulla trequarti, Acar calcia di prima intenzione ma viene murato, non desiste, ancora con il mancino. Questa volta il diagonale sul secondo palo si insacca nell'angolino basso, battuto Rafaila: 1-0 e terzo gol nelle ultime tre partite in Primavera per il turco. Il Lecce incassa il colpo e prova a dare una svolta. Al quarto d'ora sono i salentini a far tremare il Toro: Kovac costringe Plaia al colpo di reni. Poco dopo è ancora Kovac l'uomo più pericoloso nella squadra dello squalificato Scurto, Liema Olinga in scivolata lo ferma prima dell'uno contro uno con Plaia. Nel frattempo a Orbassano si intensifica la pioggia, il Lecce prende più campo a fronte di un Torino diventato contratto dopo il vantaggio. Tra 25' e 27' sono due errori in anticipo a spalancare le porte ai salentini. Prima Olsson si lascia passare con troppa leggerezza da Kovac, libero di addentrarsi in area e battere Plaia con un diagonale rasoterra sul secondo palo. Poi stesso errore ma commesso da Desole, ne approfitta Winkelmann: destro sotto la traversa che porta il risultato sull'1-2. Dal vantaggio il Torino si ritrova quindi a dover inseguire. Piove sul bagnato al Valentino Mazzola perché un'altra leggerezza al 41' appesantisce ancora di più il parziale. Incursione di Yilmaz, scappato a Mullen, Plaia esce alla disperata dai pali per evitar il terzo gol ma non riesce a fermare il 10 del Lecce che insacca in rete. 1-3. La più grande occasione di rivalsa per i granata allo scadere: punizione dal limite, in battuta Acar che manda fuori il pallone per una questione di centimetri.

Primavera, Torino-Lecce: il secondo tempo

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In avvio di ripresa Fioratti toglie Politakis e Acar per Dimitri e Acquah aggiungendo così (soprattutto con quest'ultimo) più fisicità in mezzo al campo. Con i cambi i granata abbandonano anche il 4-2-3-1 per un 3-4-1-2 più offensivo con Dalla Vecchia esterno. Nonostante i cambi i granata faticano nei primi minuti a rendersi realmente pericolosi. La prima occasione della ripresa infatti è proprio per i salentini con Delle Monache, che rientra e calcia con forza, ma Plaia vola e gli dice di no. I granata provano a creare gioco, ma sono sempre gli ospiti a trovare la via della porta. Al quarto d'ora della ripresa Plaia salva nuovamente, questa volta di riflessi dopo un tiro deviato. Sono le prove per il gol del Lecce, che al 65' trova la rete su punizione con Delle Monache.  Al 72' è ancora Plaia decisivo, sempre sul 24 del Lecce, che calca a botta sicura, ma lui si supera. È la rete che mette fine alla partita di fatto, perché i granata diventano frettolosi e imprecisi. Nel finale ci prova Olsson di testa, ma Rafaila devia. Dall'angolo conseguente nasce il rigore poi trasformato da Franzoni. A quel punto inizia il cinema dei giocatori del Lecce, che iniziano a lanciare il pallone da una parte all'altra del campo con i ragazzi di Fioratti che cercavano di riportare la sfera a centrocampo. Il Lecce poi trova la rete del 5-2 con Addo in ripartenza, con Acquah a terra. Il giovane infatti poi è anche costretto a uscire per infortunio. Al termine della partita poi Fioratti ha richiamato i suoi in cerchio per parlarci a caldo. Difficile sentire da lontano le parole, ma a Orbassano una cosa è risuonata: "Mancano tre partite". Chiara quindi la volontà del tecnico di richiamare i suoi a tenere alta la guardia in queste ultime partite.

Primavera, Torino-Lecce: il tabellino

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TORINO-LECCE

Marcatori: 8' Acar (T), 25' Kovac (L), 28' Winkelmann (L), 41' Yilmaz (L), 65' Delle Monache (L), 85' Franzoni (T), 90' Addo (L)

TORINO (4-3-3): Plaia; Pellini, Olsson, Mullen, Desole; Dalla Vecchia, Liema Olinga, Acar (46' Acquah); Politakis (46' Dimitri), Gabellini (70' Mangiameli), Sow (70' Franzoni). A disposizione: Siviero, Rossi, Gatto, Sabone, Acquah, Gallo, Conzato, Djalo, Mangiameli, Franzoni, Dimitri. Allenatore: Fioratti.

LECCE: Vlad, Esposito, Addo Vernon, Pehlivanov, Gorter, Winkelmann, Kovac, Yilmaz (72' Minerva), Agrimi, Delle Monache (86' Karlsson), Ubani Marlon. A disposizione: Penev, Russo, Vescan-Kodor, Regetas, Brusdeilinis, Pacia, Minerva, Vitale, Dell'Anna, Bozzolo, Karlsson Knutsen. Allenatore: Trinchera.

Ammonito: 56' Esposito (L)