Passato e presente si incrociano. In Primavera è tempo di Torino-Lecce, gara che in casa granata riporta a galla i ricordi dell'ultimo biennio perché in panchina per i salentini siede Giuseppe Scurto. A Lecce era stato Tufano a stringere la mano al suo predecessore, al ritorno sarà invece di scena Christian Fioratti. Si chiude un cerchio perché Fioratti e Scurto per un intero biennio hanno lavorato fianco a fianco in panchina: l'attuale allenatore della Primavera granata allora era vice, Scurto era la prima guida. Due anni insieme quindi, due anni che Fioratti stesso ha definito una scuola. Ora per la prima volta i due saranno a confronto in Primavera 1 nella partita in programma domani, domenica 27 aprile, alle ore 10.45.


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Torino Primavera, a Orbassano presente e passato: Fioratti sfida il Lecce di Scurto
Torino Primavera, Fioratti ritrova Scurto ma da avversario
—Non si potrà avere un faccia a faccia in piena regola solo per via di un provvedimento disciplinare che impedirà ai due ex collaboratori e ora avversari di stringersi la mano in campo. Scurto infatti è reduce dalla doppia ammonizione ricevuta contro la Fiorentina, sanzionata con squalifica di tre giornate per aver rivolto "espressioni irridenti nei confronti dell'arbitro e [...] , dopo aver raggiunto la tribuna, reiterato le proteste nei confronti dell'operato dell'arbitro proferendo frasi offensive". L'ex tecnico granata quindi non potrà seguire in campo il suo Lecce, in quella che resta comunque la prima gara al Valentino Mazzola di Orbassano a quasi un anno dall'addio. Regolarmente in panchina invece Christian Fioratti, fresco di salvezza aritmetica in Liguria dopo il successo contro la Sampdoria. La gara con il Lecce sarà la quinta di Fioratti da allenatore del Torino Primavera, a un mese quasi esatto dall'esordio contro l'Empoli. E per Fioratti c'è in ballo un successo contro Scurto che a Tufano non era riuscito, visto lo sgambetto per 0-1 incassato all'andata.
Torino Primavera, quaranta giorni quasi perfetti: solo la Roma ha fatto meglio
—Torino e Lecce si scontrano nelle battute finali di campionato avendo ottenuto un bottino praticamente identico. I granata hanno raccolto 46 punti, di cui nove nelle ultime quattro gare con il cambio di guida tecnica. I salentini si fermano un gradino sotto a quota 45. Undicesimo e dodicesimo posto quindi per le formazioni di Fioratti e Scurto rispettivamente. Il Toro arriva allo scontro diretto con la voglia di confermare quanto di buono è stato costruito dopo aver archiviato le difficoltà, pur senza veri e propri obiettivi avendo ottenuto la salvezza aritmetica. Guardando ai punti nelle ultime cinque uscite, da metà marzo a fine aprile, i granata sono la seconda miglior squadra del campionato per stato di forma dietro alla Roma capolista. Il più immediato obiettivo è quindi continuare a costruire in ottica futuro, in classifica in palio c'è invece l'aggancio al decimo posto in caso di contemporanea sconfitta del Cagliari con il Sassuolo. Il Lecce ha invece lo stimolo della salvezza aritmetica da raggiungere. I salentini erano in periodo calante da inizio marzo, ma sono reduci dal ritorno alla vittoria con il successo di prestigio sulla Fiorentina: per la squadra di Scurto portare a casa un punto è l'obiettivo minimo perché sarebbe sufficiente per la salvezza, il bottino pieno vorrebbe dire invece sorpasso sul Toro.
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