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Primavera, i pagelloni dei centrocampisti: Gineitis va da Juric, garanzia Ruszel

Primavera, i pagelloni dei centrocampisti: Gineitis va da Juric, garanzia Ruszel - immagine 1
Torna il consueto appuntamento di fine stagione con i pagelloni della Primavera. Secondo capitolo, i centrocampisti
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Si è conclusa la stagione del Torino Primavera, la prima sotto la guida di Giuseppe Scurto. La stagione dei granata è stata un crescendo, di mezzi e consapevolezza, ripagato dal secondo posto nel girone. Da qui l'accesso alla semifinale scudetto, persa contro la Fiorentina. Un traguardo importante, a prescindere dall'esito del match, che ha riportato il Torino nella poule scudetto.

Di seguito il consueto pagellone di fine anno. Secondo capitolo, i centrocampisti.

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BARZAGO sv: Arriva a gennaio a Torino, facendo il salto dall'Eccellenza lombarda (era in forza al Tritium) alla Primavera granata. Dopo le prime panchine trova l'esordio da titolare contro il Cagliari, viene riconfermato per l'Atalanta ma si fa male ed è costretto a fermarsi. Così viene meno un po' di continuità, limite con cui è costretto a fare i conti. Complessivamente gioca solo 164', troppo pochi per dare un voto alla sua stagione, ma non sfigura quando scende in campo e si mette bene a disposizione di Scurto.

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CIAMMAGLICHELLA 6: Stagione più tormentata per il canterano granata rispetto alle precedente. Aaron - ancora sottoleva in quanto 2005, ma già con ben due anni di esperienza in Primavera 1 - inizia la stagione dovendo gestire il recupero dall'infortunio alla spalla, operata in estate. Salta quindi le prime cinque uscite, poi torna a disposizione di Scurto. Si mette al lavoro e a fine stagione il suo bottino recita 20 presenze, la maggioranza delle quali però da subentrato (17). Pur non essendo spesso titolare e giocando in totale 709', Ciammaglichella si è sempre dimostrato volenteroso e soprattutto incisivo. Spesso, partendo dalla panchina, è riuscito a spaccare le partite sfruttando la sua grinta, ma soprattutto il suo talento: così sono arrivati anche 3 gol e 1 assist.

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GINEITIS 8: Fino a novembre è stato il perno della mediana granata. Titolarissimo, in rampa di lancio e inamovibile: Gineitis è il cervello del centrocampo della Primavera. Le prestazioni con Scurto salgono ancora di livello per gestione della manovra e qualità degli inserimenti - da agosto a novembre sigla 4 gol e firma 2 assist - e attirano l'attenzione di Juric, che sceglie di puntare sul giovane 2004 per aggregare un centrocampista mancino alla Prima squadra. La sua assenza si fa sentire in Primavera, con Scurto che ridisegna la squadra senza un giocatore a cui aveva dato in mano le chiavi del centrocampo, ma vedere Gineitis in Prima squadra è una soddisfazione per tutto lo staff che con lui ha lavorato e che lo ha portato a questo traguardo. D'altronde lo scopo del Settore giovanile è formare giovani e lanciarli verso la Prima squadra: obiettivo centrato per Gineitis, che a tutto il futuro davanti a sé.

MARSHAGE sv: Passa a gennaio dalla Primavera del Milan a quella del Torino come rinforzo per il centrocampo. Fa da spola di fatto con l'Under 18, trovando con Scurto spazio solo in un'occasione, contro l'Atalanta.

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RUSZEL 7: Se c'è un giocatore su cui Scurto ha potuto sempre contare in stagione, quello è Marcel Ruszel. Il centrocampista, scovato negli States e portato in estate a Torino, si è rivelato una delle scommesse migliori di Ludergnani. Da subito ha conquistato una maglia da titolare, che non ha quasi mai tolto (in totale è rimasto in campo per oltre 2600 minuti, terzo giocatore più impiegato in rosa). Giocatore coriaceo, silenzioso e infaticabile, Ruszel si è rivelato particolarmente efficace in fase di non possesso, recuperando una mole infinita di palloni e arginando le offensive degli avversari con interventi spesso puntuali. Nei mesi è poi cresciuto anche nel portar palla, mostrandosi più propositivo e crescendo nella personalità. La prima stagione in granata è stata un successo.

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SILVA 6: In un centrocampo dove non sono mancate le alternative (infortuni permettendo), inserirsi con continuità non è stato semplice. Silva si è però rilevato un'opzione utile a Scurto, che si è servito del brasiliano più spesso a gara in corso ma dandogli anche spazio da titolare per un totale di 710'. Nei mesi è cresciuto, gli mancato uno step per essere più determinante.

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WEIDMANN 6: Nel bilancio dell'anno di Weidmann ci sono diversi fattori. Il francese, arrivato al PSG, ha avuto bisogno di qualche partita per ingranare e conoscere il campionato Primavera, ma ha poi trovato la sua dimensione. Giocatore tecnico, che ha saputo spaziare sulla trequarti ma anche avanzare nel duo offensivo o arretrare in mediana. La sua qualità è stata un fattore importante per il Torino sia per le giocate personali - che hanno portato a 3 gol - sia per innescare i compagni - 6 gli assist, uno in meno di Dembele. Neo del suo primo anno in granata la lucidità a volte persa ingenuamente: così è arrivata la maxi squalifica di 5 giornate (poi ridotte a 4) e un ulteriore rosso (1 giornata fuori, ma poteva essere più pesante la sentenza) in un finale di stagione in cui il francese sarebbe servito. Dovrà lavorare su questo.

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