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Benedetti (Cittaceleste): “Non c’è avversario peggiore di un Toro ferito”

Intervista / A poche ore dal match dell’Olimpico tra la Lazio e i granata un giornalista della squadra avversaria ci presenta i temi della partita

Andrea Calderoni

“Il Toro è la peggior squadra da affrontare in questo momento: i granata sono feriti e quindi sarà complicato per la Lazio conquistare la seconda vittoria consecutiva”. Presenta in questo modo la sfida di questa sera alle 21 allo stadio Olimpico di Roma Stefano Benedetti, direttore di Cittaceleste, testata giornalistica che segue da vicino le vicende del club presieduto da Claudio Lotito.

Buongiorno Stefano. La Lazio è reduce dall’ottima prestazione di Glasgow contro il Celtic e dalla vittoria a Firenze. Come stanno i biancocelesti di Simone Inzaghi?

“La Lazio sta bene, soprattutto dal punto di vista mentale. Il morale è alto dopo il successo prezioso di Firenze, ma il calendario non è stato clemente. È estremamente complicato, infatti, sfidare il Torino in questo momento”.

I granata sono in grave difficoltà. Teme l’orgoglio della squadra di Walter Mazzarri?

“Il Torino non è sereno, ma ha bisogno di punti. L’allenatore è stato messo in discussione dalla propria tifoseria. All’Olimpico, perciò, si presenterà una squadra ferita che metterà sicuramente in difficoltà la Lazio. Penso che ripetere il successo di Firenze non sarà semplice per Ciro Immobile e compagni”.

A proposito del capocannoniere della Serie A, per lui non sarà una gara come tutte le altre. Al Torino ha lasciato un segno e incontrerà il suo amico-rivale per la Nazionale Andrea Belotti.

“Direi più amico che rivale. Sono inseparabili Belotti e Immobile e sono certo che non nascerà alcun dissapore da qui a giugno in vista dell’Europeo per avere una maglia da titolare nell’attacco di Roberto Mancini. Devo precisare che Immobile non è al meglio e il suo impiego dal 1’ non sarà certo fino a pochi istanti prima del via. Sarebbe un peccato per la Lazio non poter contare sul proprio bomber, anche perché l’inizio di stagione di Immobile è stato straordinario, e non soltanto per i gol realizzati”.

A parte l’incertezza Immobile, che Lazio vedremo stasera?

“Ci sarà qualche cambio ma niente di esagerato. Correa, Leiva, Radu e Lazzari dovrebbero sedere in panchina dopo le due partite disputate tra Glasgow e Firenze. Inzaghi, comunque, punterà su una squadra il più possibile competitiva ed equilibrata”.

Ecco l’equilibrio: non sempre si è visto nella Lazio di questo avvio di stagione. È d’accordo?

“Vero. Dalla cintola in su i biancocelesti sono potenzialmente sempre pericolosi, ma dalla cintola in giù ci sono parecchi problemi. L’atteggiamento tattico di Inzaghi rende più vulnerabile il reparto difensivo, che è l’unico vero difetto di questa Lazio”.

A che cosa può realisticamente ambire la formazione capitolina?

“L’obiettivo è sempre lo stesso: qualificarsi per la Champions League. In 15 anni di gestione Lotito la Lazio ha raggiunto il traguardo prefissato una sola volta. Servirà sicuramente più continuità nell’arco della stagione. Fino ad oggi la Lazio ha peccato in costanza. Capiremo stasera se almeno in campionato potrà essere prolungata la striscia di risultati utili (ultima sconfitta in Serie A il 25 settembre a Milano contro l’Inter, poi due vittorie e due pareggi ndr)”.