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Esclusiva

Claudio Sala a TN: “Lo stadio trascini il Toro: questa Juve ha molte lacune”

Claudio Sala a TN: “Lo stadio trascini il Toro: questa Juve ha molte lacune”

In esclusiva a Toro News il “Poeta del gol” illustra i temi della sfida di sabato tra Torino e Juventus

Andrea Calderoni

Un uomo, un mito: Claudio Sala per il popolo del calcio italiano e soprattutto per quello granata è tutto questo, forse di più. Giocatore dalla classe sublime, eroe del Toro dell’ultimo scudetto. Il “Poeta del gol” accompagna per mano i lettori di Toro News al Derby della Mole di sabato 2 ottobre alle 18. In esclusiva ai nostri taccuini, in primo luogo, richiama allo stadio la folla granata in vista di una partita dal sapore diverso rispetto alle altre. “Lo stadio sarà aperto per quasi la totalità della sua capienza e quindi il supporto del pubblico sarà ancor più importante - sottolinea Sala -. L’apporto della Maratona e di tutto lo stadio dovrà trascinare la squadra contro una Juventus che vedo in difficoltà sotto tanti punti di vista”.

Signor Sala, che cosa rappresenta per lei, ancora a distanza di anni, il Derby della Mole?

“Non è retorica: il Derby è sempre stato un match particolare, vissuto con grande attenzione già da inizio settimana. Le altre gare si preparavano negli ultimi due giorni, il Derby no perché si iniziava a pensare alla Juventus dieci giorni prima rispetto al fischio d’inizio. La vittoria del Derby per noi era importante perché faticavamo a essere nelle prime posizioni della classifica con costanza e quindi vincere con la Juventus significava in primo luogo rendere felici i nostri tifosi. Questo ero lo spirito che ci animava”.

Come si presenterà alla sfida il Torino di Juric?

“Il Toro si presenta a pari punti con la Juventus. I bianconeri non hanno mai avuto nella loro storia un avvio di campionato così deficitario. Potrebbe quindi essere una grande occasione per la squadra di Juric. Per prima cosa la Juventus è scesa in campo non più tardi di ieri sera contro il Chelsea in Champions League, spendendo energie fisiche e mentali. Questo può rappresentare un handicap per i nostri avversari, considerando che hanno anche fuori le due punte titolari, Morata e Dybala. Credo che per loro sarà difficile far tornare i conti. Inoltre, credo che il Toro avrà una ghiotta chance perché la Juventus è ancora alla ricerca del gioco perduto. Ha salutato Ronaldo e non è riuscita a trovare la quadra”.

Il Torino con Juric ha invece ritrovato la retta via?

“Il Toro è un po’ strano. Ha perso le prime due, ha vinto le successive due e ha pareggiato le ultime due. È una squadra che aveva l’occasione per avere una classifica migliore se soltanto avesse prestato maggior attenzione nei finali delle gare con Lazio e Venezia. Va detto che neanche la fortuna è stata benevola. Ha perso quattro punti determinanti negli ultimi 180 minuti per fare un passo in avanti significativo in classifica e nel morale”.

Il gioco visto sin qui la convince?

“Devo dire che il Toro ha fatto abbastanza bene, ma adesso vediamo il prosieguo perché ci saranno due partite da leggere attentamente: prima la Juventus, poi il Napoli. Saranno due test alquanto impegnativi in grado di indirizzare la stagione, perché con ipoteticamente due sconfitte rischieresti di ritrovarti nuovamente in basso in classifica”.

La trequarti è quasi tutta nuova. Le piacciono Brekalo, Pjaca e Praet?

“Sono giocatori di un certo livello, mi hanno fatto una buonissima impressione nelle prime uscite. È ancora presto per emettere un giudizio definitivo. Comunque penso che qualcosa di diverso rispetto agli ultimi due campionati c’è stato sul fronte del mercato. Speriamo sinceramente che questi giocatori possano confermare queste positività emerse nelle prime apparizioni in granata”.

Verdi lo si può recuperare?

“Lo vedo un po’ fuori dal progetto. Non saprei. Dipende da lui”.

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