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Marchiol (TuttoVeneziaSport): “Ecco come il Torino può fare male al Venezia”

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Conosciamo meglio la formazione veneziana, prossima avversaria del Toro, grazie alla presentazione di chi la conosce molto bene
Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 

Il quartultimo turno di Serie A ha in programma la sfida tra Torino e Venezia, ovvero l'ex squadra di Paolo Vanoli che la scorsa stagione si è conquistata la promozione proprio con l'attuale allenatore granata. La formazione arancioneroverde è alle prese con una corsa salvezza tutt'altro che semplice e ogni punto sarà molto prezioso per cercare di evitare la retrocessione in queste ultime quattro giornate. Per conoscere meglio lo stato di forma del Venezia e tutti i suoi punti deboli oppure forti, abbiamo fatto alcune domande a chi lo conosce molto bene. Si tratta di Davide Marchiol, direttore di TuttoVeneziaSport.it, che noi ringraziamo per essere intervenuto ai nostri microfoni e averci presentato il prossimo avversario del Toro.

Buongiorno Davide, come arriva il Venezia a questa partita? In che stato di forma fisica e mentale sfiderà il Torino per la sua corsa salvezza?"A livello umorale chiaramente c'è molta rabbia dopo la sconfitta contro il Milan, una gara dove il Venezia è riuscito a mettere in campo un'ottima prestazione, ma senza raccogliere punti. C'è consapevolezza che adesso ogni gara può essere decisiva. Fisicamente la squadra sta bene, da diverse partite riesce a mostrare un buon piglio, anche se purtroppo poi i dettagli nelle due fasi hanno fatto la differenza in negativo".

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All’andata il Torino è riuscito a vincere 0-1 ma soffrendo molto e segnando solo nel finale di gara da calcio piazzato. Il Venezia è cambiato molto da quella partita di inizio campionato? C’è più esperienza e consapevolezza nella rosa?"All'andata era ancora inizio campionato e in questi mesi il Venezia è cambiato moltissimo, sia per le scelte di mister Di Francesco che per i tanti movimenti del mercato di gennaio. Sicuramente i giocatori hanno acquisito consapevolezza e soprattutto hanno acquisito i dettami del tecnico, che ha trovato una discreta quadra soprattutto nella fase difensiva. Poi sono arrivati elementi che comunque esperienza ne hanno, come Kike Perez e Candé che stanno dando un buon contributo".

Che ricordo ha la piazza veneziana di Paolo Vanoli? In estate era stato al centro di una lunga trattativa tra le due società per liberarlo..."Lato sportivo ha fatto un anno e mezzo di altissimo livello, raggiungendo il traguardo della promozione. Ha valorizzato tanti elementi che sembravano ormai disconnessi con il Venezia facendo emergere tutti i valori della rosa. Poi chiaramente dal punto di vista dei tifosi il tira e molla con il Torino un segno in negativo sicuramente lo ha lasciato, però l'impronta di Vanoli nel Venezia è stata importante e dal punto di vista della mentalità è rimasto molto nei giocatori che sono passati sotto la sua gestione".

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Quali sono i punti deboli del Venezia? Cosa dovrà fare il Torino per mettere in difficoltà il suo avversario?"Purtroppo nella costruzione della rosa è evidente l'assenza di qualcuno che faccia la differenza in attacco, soprattutto dopo l'addio di Pohjanpalo. Tante volte nonostante buone trame poi il gol non è arrivato e questo in Serie A inevitabilmente fa la differenza. Il Torino sicuramente dovrà tenere un'alta intensità per mettere in difficoltà il Venezia. Vincere i duelli, cercare l'uno contro uno. Quando la squadra di Di Francesco è organizzata difficilmente prende gol, ha mostrato una buona compattezza. Però a volte qualche sbavatura nei duelli individuali è arrivata e lì in velocità si può colpire, come successo contro Milan ed Empoli".

D’altro canto, chi o cosa sta funzionando bene in questo periodo? Quali sono le armi che possono mettere più in difficoltà il Torino?“Difensivamente ha sempre tenuto molto bene anche contro squadre con individualità importanti in attacco come l'Atalanta o la Lazio. In avanti poi il Venezia riesce a produrre diverse palle gol, nonostante poi le realizzazioni siano relativamente poche. In transizione può far male con uno Yeboah che è in forma in questo periodo, o comunque con Zerbin e Busio che si lanciano molto spesso in avanti. Anche Ellertsson stava facendo molto bene, ma dovremo vedere se riuscirà a superare l'acciacco patito pre Milan. Ha infine in Nicolussi Caviglia un ottimo battitore per i piazzati, che spesso hanno compensato le grosse mancanze dell’attacco".