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Esclusiva

Sgrigna a TN: “Vlasic da riscattare, ma non sono il presidente Cairo”

Sgrigna a TN: “Vlasic da riscattare, ma non sono il presidente Cairo” - immagine 1
In esclusiva le parole dell’ex giocatore granata, oggi allenatore in Promozione in provincia di Vicenza nel Comune natale di Roberto Baggio

Andrea Calderoni

Alessandro Sgrigna ha vissuto la bella cavalcata dalla Serie B alla Serie A con il Torino di Gian Piero Ventura; con il granata indosso ha anche esordito nella massima serie all’età di 32 anni. Il suo primo gol con la casacca del Torino lo segnò proprio al Sassuolo, prossimo avversario della squadra di Ivan Juric: era l’11 settembre 2010 e il Torino di Franco Lerda sbancò l’Emilia 1 a 2.

Buongiorno Alessandro. Un giudizio fin qui sull’andamento della stagione del Torino? “La ritengo molto positiva. I risultati lo testimoniano. L’obiettivo di stare nella parte sinistra della classifica è ampiamente alla portata. Il Torino è in linea con quanto prefissato. Si stanno mettendo in mostra giovani interessanti”.

Chi sono i giovani che ti hanno colpito maggiormente? “A me piace tantissimo, sebbene non sia giovanissimo, Nikola Vlasic. Già dal Verona ho un certo legame affettivo con Ilic. Lo stesso Radonjic lo reputo un buon giocatore. In difesa ci sono Buongiorno e Schuurs. Devo dire che il Toro è una buona squadra ed è gestita benissimo da Juric”.

Vlasic è quindi da riscattare. “Sono di parte, a me piace tanto. Non sono però il presidente Cairo. Le scelte della società dipendono da quanto si pensa per il prossimo futuro”.

Al Sassuolo in Serie B nel lontano 2010 segnò un bellissimo gol. Che ricordo ha di quella gara? “Fu una partita molto combattuta, impreziosita dalla mia rete. Fu un bel gol, il primo con la maglia del Torino. Fu una bella giornata. La mia esperienza al Toro è stata indimenticabile. Il primo anno non andò benissimo, poi ci furono la promozione e l’esordio in Serie A a 32 anni”.

Trova delle assonanze tra il ciclo di Ventura e quello di Juric? “La situazione ereditata da Ventura era diversa perché il Torino arrivava da un campionato senza play-off in Serie B. Riuscì a portare il Torino in breve tempo dalla B alla A e poi all’Europa. Ventura ha costruito tutto da zero. Juric lo apprezzo molto per quello che fa e propone dal punto di vista del gioco. Sono due cicli differenti, ma in entrambi i casi qualcosa di buono per il Torino sta maturando”.

Cosa si aspetta dal Monday Night? “Spero in una bellissima partita perché entrambe le formazioni giocano a calcio e hanno voglia di costruire. Spero che i tifosi si divertano. Ovviamente, tiferò il Torino”.

Oggi Alessandro allena, vero? “Alleno una squadra di Promozione: il Caldogno in provincia di Vicenza; alleno nella città natale di Roberto Baggio. Sono partito dai dilettanti perché ritengo che allenare i non professionisti ti permette di crescere e di imparare tanti segreti del mestiere. Devi rapportarti con ragazzi che durante il giorno lavorano e poi magari arrivano all’allenamento già stanchi. Mi piace tantissimo, poi vedremo a cosa porterà. Intanto, mi sto divertendo”. 

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