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tor interviste Silvano Benedetti a TN: “Toro, occhio al Pisa. E su Baroni penso che…”

Esclusiva

Silvano Benedetti a TN: “Toro, occhio al Pisa. E su Baroni penso che…”

Silvano Benedetti - foto Antonio Cunazza
In esclusiva le parole dell'ex granata, il quale in carriera ha segnato un gol proprio al Pisa nell'aprile 1990
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Torino-Pisa non si è giocata molte volte negli ultimi quarant'anni. Un paio di sfide in Coppa Italia, una in MitropaCup, le due gare in Serie A nel 1990/1991 e poi bisogna risalire alla bellissima lotta al vertice della stagione precedente in Serie B. Quel Torino era allenato dal grande Eugenio Fascetti e ottenne una strameritata promozione. I granata vinsero il campionato, seguiti proprio dal Pisa. Il 14 aprile 1990 nell'allora stadio "Delle Alpi" andò in scena la sfida al vertice tra Torino e Pisa. I granata si imposero 2 a 1 e si lanciarono definitivamente verso il ritorno nella massima serie. Quel match fu sbloccato da un certo Silvano Benedetti che ha scritto pagine importanti nella storia granata dentro e fuori dal campo. In esclusiva su Toro News ci illustra i principali temi della gara di domenica partendo però dal dolce ricordo di oltre 35 anni fa.

Buongiorno Silvano. Si ricorda quel pomeriggio dell'aprile 1990."Certo che sì. Prima contro seconda. Segnai io e poi segnò il gol vittoria Gianluca Sordo. Fu davvero una bella partita inserita in una stagione fantastica. Eravamo allenati da Fascetti. Loro da Luca Giannini. Bel ricordo sicuramente, anche perché di gol non è che ne ho fatti tanti in carriera".


Cosa si aspetta da questo Torino-Pisa?"Il Torino sta attraversando un buon momento, speriamo di continuare. Ammonisco un po' tutti: occhio perché le sorprese arrivano spesso dalle matricole. Mi sembra la classica partita da prendere con le molle, non bisogna pensare di essere usciti dal periodo nero. Bisogna sempre dimostrare di essere all'altezza". 

Sarà la seconda sfida stagionale contro il Pisa..."Sì e già la gara di Coppa Italia di fine settembre aveva dimostrato quanto potesse essere insidiosa la formazione toscana. Ci fu il gol di Casadei in apertura, poi però il Torino faticò a essere brillante. Oggi il Torino è diverso rispetto a un mese fa, però il Pisa è un'ottima squadra sebbene non abbia ancora vinto. Ho visto molto spesso il Pisa e ha sempre costruito tanto senza capitalizzare al meglio". 

Quanti meriti ha Baroni nella ripresa del Torino?"Non dimentichiamoci che Baroni, almeno stando ai siti e ai giornali, rischiava la panchina contro la Lazio. I meriti sono suoi e di tutto il settore tecnico. Tutti quanti gli hanno trasmesso fiducia nel momento più duro, lui è stato bravo a mantenere la calma e a trovare la soluzione per venirne fuori". 

Ha dovuto anche cambiare più volte idea tattica..."Questa è stata la sua forza, denota la sua abilità. Un allenatore deve sapersi modificare a seconda delle caratteristiche dei suoi giocatori". 

Se potesse scegliere un solo uomo di questo Toro, chi si prende?"Non ho dubbi: Simeone perché incarna l'anima da Toro. Lo sta già dimostrando".