Ieri è stato presentato presso la sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino il progetto "Superga 70”, ideato in occasione del settantesimo anniversario della Tragedia di Superga il prossimo 4 maggio. Insieme al professor Davide Cravero, referente del progetto, hanno preso parte alla conferenza il direttore generale del Torino F.C. Antonio Comi, il direttore dell’ufficio scolastico del Piemonte Sergio Blazina, il giornalista sportivo Franco Ossola ed il responsabile del settore giovanile granata Massimo Bava. Il Torino FC, tramite questo progetto, ha creato un concorso dal titolo "Il Grande Torino per me è…" riservato alle scuole elementari e medie con l’obiettivo di diffondere i valori dello sport e far conoscere la storia della squadra granata agli studenti delle scuole della Città.
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Il Grande Torino nelle scuole: presentato il progetto “Superga 70”
Mondo granata / I ragazzi immaginano gli eroi di Superga 70 anni dopo
CONCORSO - Per gli alunni della scuola primaria il concorso prevede la realizzazione di un disegno, mentre per gli allievi delle scuole medie di primo grado un elaborato scritto (poesia, prosa, strisce a fumetti) o un prodotto multimediale (durata massima 3 minuti). Tutti gli elaborati verranno esposti presso lo Stadio Filadelfia nella giornata di domenica 12 maggio 2019. I ragazzi saranno invitati, con i loro insegnanti e accompagnatori, al "Fila Tour" e nel pomeriggio assisteranno gratuitamente alla partita Torino-Sassuolo allo stadio Olimpico Grande Torino.
IL RICORDO - Dopo una breve introduzione del professor Cravero, ha preso parola il DG Comi: "Questa iniziativa è stata voluta fortemente dal Torino F.C. e dal Presidente Urbano Cairo, in quanto è fondamentale insegnare ai giovani la storia del nostro paese. In collaborazione con scuole, si vuole dare la possibilità di apprendere una parte di storia che non tutti attualmente conoscono. Questo progetto è rivolto ai bambini che non conoscono questa realtà, e devono dunque usare uno strumento fondamentale come l’immaginazione. Quasi sempre, si sa, l’immaginazione supera la realtà, e visto che il Grande Torino era qualcosa di magico siamo curiosi di vedere cosa ne verrà fuori. Siamo convinti che ci sarà qualche bambino che ci sorprenderà”. Parola anche a Franco Ossola, figlio dell’omonima bandiera del Grande Torino, ha voluto raccontare quello che erano per lui gli Invincibili: "Mio padre era un attaccante di quella grandissima squadra, per questo mi sento emotivamente coinvolto in questo progetto e non potevo sottrarmi. Il Grande Torino era qualcosa di più di una squadra, era un gruppo di ragazzi che hanno rappresentato l'Italia: erano persone comuni con una profonda umiltà”.
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