Le parole di due ex direttori di Toro News nel giorno dei vent'anni della testata giornalistica interamente dedicata al mondo granata
Vent'anni di Toro News. Era il 2 giugno 2005 quando nasceva la nostra testata giornalistica. Era il giorno della Festa della Repubblica, proprio come oggi. Stava per iniziare una delle estati più torride dal punto di vista sportivo della storia del Torino. Da quei mesi infuocati a oggi Toro News è sempre stata al fianco dei suoi lettori e delle sue lettrici senza mai perdere il proprio spirito di confronto. In questa ricorrenza così speciale per tutta la redazione, abbiamo pensato di portarvi le testimonianze di chi ha permesso a Toro News di essere riconosciuta come piattaforma seria e affidabile su tutto quello che riguarda il mondo granata. Intervengono in esclusiva in questo ventesimo compleanno Paolo Aghemo e Luca Sgarbi, due dei direttori che nel corso degli anni si sono succeduti dietro la scrivania della direzione di TN. Aghemo, oggi voce e volto di Sky Sport, è stato direttore di Toro News tra la fine del 2005 e la primavera del 2007, in anni di grande fermento sportivo; si era all'inizio dell'era Cairo, ci fu dapprima una straordinaria promozione dalla Serie B sopraggiunta ai play-off e poi una tribolata salvezza nel campionato di Serie A successivo. Proprio con l'esperienza acquisita sul campo, Paolo Aghemo ha portato preziose riflessioni ai microfoni di TN Radio (tnradio.it - il podcast di Toro News) in una recente puntata. Sgarbi, invece, è stato alla guida di Toro News in un altro momento di svolta per il Torino: dal giugno al dicembre 2012, subentrò con i granata neopromossi in Serie A e in procinto di vivere l'avventura nel massimo campionato con Gian Piero Ventura. E tra l'altro da quel 2012 in avanti il Torino non ha più vissuto l'onta della cadetteria restando sempre, con risultati alterni e non propriamente soddisfacenti, in Serie A.
"Toro News fu pionieristica e avanguardista" il ricordo di Aghemo
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Aghemo, figlio dell'ex presidente granata Giuseppe (in carica per appena 54 giorni nell'anno 2000), racconta in questi termini il suo passato da direttore di Toro News: "Un percorso coinvolgente e formativo, così lo definirei. Era un periodo pieno di notizie per il mondo Torino sia a livello societario sia a livello sportivo. Non ci si annoiava mai. Devo dire che per me e per gli editori, che ancora oggi ringrazio, fu un'avventura pionieristica e avanguardista. Nel 2005 leggevo i blog ma il giornalismo online non era ancora entrato nella nostra quotidianità. Fabrizio Viscardi, uno degli editori di TN, mi ha sempre lasciato carta bianca e così ho potuto sperimentare tantissimo insieme alla squadra che mi affiancava. Toro News era nato come un forum, un luogo di incontro sul web per i tifosi granata che si scambiavano opinioni sul Torino. Durante la mia direzione abbiamo cercato di rendere Toro News un giornale online senza comunque perdere l'anima del forum. Abbiamo fondato una vera e propria redazione giornalistica e abbiamo cercato di dare serietà e professionalità alla proposta. Abbiamo agito per tracciare una linea scrupolosa sulle notizie da donare ai nostri lettori. Abbiamo aperto il cammino del giornalismo sul web e ci siamo battuti per farci riconoscere e per acquisre la medesima dignità di chi agiva sulla carta stampata. Mi ricordo perfettamente che all'inizio le conferenze stampe erano distinte per chi si occupava di giornali di carta e per chi scriveva su piattaforme online".
"Sei mesi per una svolta tripla: per me, il Torino e Toro News"
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La memoria dei sei mesi di Sgarbi: "Nel mio periodo ci si è proiettati verso un futuro stabilmente in Serie A. Sentivo la spinta propulsiva, c'era uno sprint positivo perché si sentiva la consapevolezza che il Torino era risalito in Serie A per restarci a lungo. Non fu un periodo di passaggio soltanto per il club ma anche per il sottoscritto. Fino al giugno 2012 ero in una televisione privata a Modena, seguivo il Sassuolo; ero da sei anni in quella realtà, poi grazie agli editori passai a Toro News e quindi entrai una realtà di stampo nazionale. Dopo i sei mesi a Toro News sono andato a Sportitalia e a Sky. Dunque, fu un periodo di svolta per me e per il Torino. Direi che ci metto un terzo elemento. Fu un periodo di svolta anche per Toro News perché quando diventai direttore lasciarono per imbarcarsi in altre esperienze il 90% dei componenti della redazione. Mai come in quei sei mesi ci fu il tema della sovravvivenza di Toro News perché ci trovammo dall'oggi al domani con tutta la redazione da sostituire. Ci fu una rifondazione della redazione e mi ricordo che il primo giorno da direttore lo passai con il solito Stefano Rosso, che poi ha fatto grandi cose su emittenti nazionali. Poi, arrivò Manolo Chirico e con lui Gino Strippoli. Per concludere: quei sei mesi furono di svolta tripla per me, il Torino e Toro News".
Com'è cambiato il mondo del giornalismo online dal 2005 a oggi?
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Aghemo:"Nel corso di vent'anni le competenze richieste a un giornalista sono cambiate completamente perché c'è stata una trasformazione del ruolo. Ma penso che nel 2025 non sono venuti meno il ruolo e il valore del giornalista. Oggi il giornalista è ancor più importante del passato, deve elevarsi per cercare di contrastare quelle che possono essere delle fake news. Il giornalista serio che rappresenta una testata giornalistica seria oggi più che mai deve verificare ciò che propone per distinguersi da chi non lo fa. Non si può prescindere dalla ricerca e dal controllo delle fonti. Oggi sappiamo che il giornalismo via web anticipa i tempi, è normale che sia così, ma vent'anni fa fu uno shock culturale. Il giornalista del 2025 deve avere più skills rispetto al suo collega di vent'anni fa. Chi vive nel mondo della televisione dev'essere capace di navigare sui social e di improvvisare un collegamento con il cellulare, chi vive nel mondo del giornale cartaceo deve saper fare i titoli e impaginare gli articoli. Insomma, bisogna essere trasversali, prima non era così. Detto questo, Toro News ancora oggi si distingue per la sua proposta grazie al coordinamento di un'ottima redazione e alla linea seguita dall'editore".
Sgarbi:"Il 2012 è stato l'inizio del momento più buio per il calcio italiano a livello di competitività. Del resto, negli anni successivi sono arrivati diversi disastri sportivi e anche la Serie A si svalutò tantissimo. Credo che oggi il nostro campionato abbia recuperato qualche posizione nelle gerarchie rispetto a quel periodo storico. Devo dire che proprio da quegli anni il giornalismo online ha iniziato a soppiantare il giornalismo della carta stampata. Fino al 2010 la carta stampata appariva intoccabile, poi si è scoperto che non è così, è avvenuto lo switch e il giornalismo online è divenuto ben presto il presente e il futuro. Si capì in quel periodo in cui fui direttore di Toro News che il giornalismo online aveva il vantaggio dell'immediatezza e della brillantezza e un limite che ancora non è stato risolto, ovvero la credibilità di chi scrive. Già all'epoca c'era l'idea che tutti si potevano spacciare per giornalisti. Penso che per esserlo non bisogna soltanto figurare in un albo ma bisogna osservare delle regole. Oggi in tal senso anche sul web sono stati fatti grandi passi in avanti".