Baroni pre Sassuolo-Torino: “Dobbiamo giocare senza cali di tensione”

All'antivigilia della gara tra Sassuolo e Torino, in programma domenica 21 dicembre alle ore 15.00, Marco Baroni presenta il match nella consueta conferenza stampa. Di seguito le parole del tecnico granata alle domande dei giornalisti accreditati e presenti nella sala conferenze dello Stadio Olimpico-Grande Torino. 14.25 Atteso Baroni in sala conferenze per il via alla presentazione di Sassuolo-Torino 14.35 Arrivato Baroni, inizia la conferenza stampa Coco e Masina non ci saranno, oltre a Tameze quali possono essere le alternative in difesa? "Tameze sarà in campo. Biraghi è un giocatore importante, sta lavorando molto bene ed è un'alternativa come Dembelé. Riportiamo in lista anche Sazonov, che è a disposizione e si è sempre allenato. Era in uscita, lo sapete, ma porteremo anche lui perché mi sembra giusto" Ilic potrebbe fare da play davanti alla difesa? "Ilic è un giocatore molto bravo. Il suo problema è di condizione fisica e mentale. Ha attitudine, corsa, qualità. Può ricoprire tutti i ruoli di centrocampo, sa far partire l'azione e chiuderla. Il fattore è più legato alla sua presenza psicofisica che altro" Con la Cremonese ha detto che le era piaciuto lo spirito nel Toro, ma che si aspettava miglioramenti in campo. Che passo si aspetta con il Sassuolo? "Giocare senza cali di tensione. Le piccole disattenzioni ci hanno penalizzato in maniera incredibile. La partita va giocata dal primo all'ultimo minuto, con dedizione, presenza e attenzione. E' quello il passo definitivo che deve fare la squadra" Simeone ha già i novanta minuti nelle gambe? "Simeone è un giocatore fantastico, sono orgoglioso di allenarlo. Non ha la condizione sparata al 100%. Sta lavorando per trovarla, ha un'energia anche in allenamento incredibile e sicuramente sarà disponibile. In quel ruolo oltre agli attaccanti di cui dispongo conto anche Njie che è un ragazzo che è sempre pronto e sta lavorando bene. E' un'alternativa importante" Paleari ha spiegato che vi siete dati più regole con l'arrivo di Petrachi. Può svelarcene una? “Stare più insieme è una cosa che fa solo bene, è stato un input dato dal direttore che la squadra ha accolto con grande favore. Sono piccole regole per stare ancora più compatti e uniti. Quello che ti serve in campo lo costruisci fuori. Regole, unità e compattezza fuori si ritrovano anche sul campo” Ora un filotto di partite più abbordabili nelle prossime quattro. C'è la possibilità di dare una spinta alla classifica, come la affrontate? "Lo vogliamo. Nel campionato italiano però non esistono partite facili. Dobbiamo cercare sempre di avere la nostra identità senza nessun calo e disattenzione. Prestazione per prestazione, dobbiamo affrontare la continuità all'interno della compattezza, delle distanze, dell'aiuto" Come si è arrivati alla situazione di emergenza in difesa sapendo che ci sarebbe stata la Coppa d'Africa? “Abbiamo chiuso il mercato pensando di giocare con due centrali in una difesa a quattro. Poi abbiamo dovuto variare, lo abbiamo fatto tenendo conto della Coppa d’Africa e considerando che, pur essendo invasiva dal punto di vista numerico, avremmo avuto le risorse interne per sopperire alle assenze” Si è confrontato già con Petrachi sul mercato di gennaio? Ha fatto richieste? “Il confronto con il direttore è quotidiano. Il mio ruolo però è stare attento alla squadra, all’oggi. Chiaro che nel confronto c’è anche un’analisi attenta ma sono concentrato in questo momento solamente alla squadra, ad affrontare gara dopo gara” Ci aiuta a capire le potenzialità delle coppie d'attacco? "Valuto di settimana in settimana. So di poter contare su giocatori bravi offensivamente. La settimana mi dà un'indicazione. La mia attenzione è lavorare nel quotidiano per cercare una maggiore integrazione tra di loro e con la squadra. Nel sistema con cui giochiamo è fondamentale" Adams più seconda punta, Simeone e Zapata più prime. Qual è il punto di equilibrio? “Se dovessi dirti che ci sono due titolari, non ci sono. Sto chiedendo di migliorare la vicinanza tra loro. Ognuno deve migliorare qualcosa o togliersi qualcosa. Simeone ha tanta mobilità, gli piace svariare ma questo non lo deve portarsi ad allontanarsi dal compagno. Adams spesso si stacca anche, ma voglio che abbiano sempre in testa la ricerca degli attaccanti e la profondità. Ci stiamo lavorando molto, ce l’hanno e quindi la devono trovare” Da Ngonge si aspetta qualcosa in più nel ruolo di attaccante? "E' un giocatore che predilige lavorare sull'esterno, ma può benissimo ricoprire il ruolo di attaccante. Deve togliere qualcosa e mettere dentro qualcosa al modo che aveva di lavorare. Credo che la sua partecipazione e il nostro lavoro di squadra possa portare dentro qualcosa che lo arricchisca" Paleari confermato tra i pali? "Sì, in questo momento sì, sempre con grande attenzione mia e dello staff di lavorare su tutti e portare nella miglior condizione psicofisica Franco, che ha grande partecipazione nel lavoro e con il compagno. Lo aspettiamo" Tre in corsa per una maglia insieme a Vlasic e Asllani: Casadei, Anjorin, Gineitis. Chi è il più adatto per il Sassuolo? “Sono centrocampisti con caratteristiche un po’ diverse. Cesare è un giocatore di spazio, deve lavorare in funzione dello spazio ed è sempre partito titolare. In questo momento stiamo lavorando per tornare al meglio di condizione e serenità. Gineitis ha fatto molto bene, ha vivacità, corsa anche in non possesso ed è una mezz’ala di qualità. Anjorin finalmente sta dando continuità di allenamenti, è una risorsa importante ed è quasi un giocatore nuovo perché spesso ha avuto qualche problema. È un giocatore che ora sta bene, lavora per partire e per subentrare” 14.51 Finisce qui la conferenza stampa di Baroni