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Questa è la tua stagione più importante della carriera? E’ stata la tua impresa più difficile? “Spero che ce ne siano altre, spero di poter arrivare a qualcosa di più importante. Ma dai miei giocatori mi aspetto sempre che sappiano che nelle difficoltà bisogna tenere la testa alta e lavorare, perché è quello che alla lunga ti porta a gioire. Abbiamo passato un momento difficile, dobbiamo ricordarcelo ed essere orgogliosi di averlo superato. Tutte le annate poi sono delle esperienze. Il brutto dell’avere esperienza è che ogni anno hai un anno in più… Però tutto quello che ho fatto mi ha sempre regalato qualcosa di importante al di là dei risultati. Ci tengo a dire una cosa: non ci sono solo meriti dell’allenatore ma anche dello staff, che è sempre importantissimo. Ma in generale non penso di fare un lavoro che mi garantisca di non avere problemi in futuro… Ho imparato a tenere i piedi per terra e a fare tesoro di tutte le esperienze che ho avuto. Ma il futuro ora è il Verona, poi vediamo, sarà una partita difficile e inizia a cambiare il tempo, perché ci sono i primi caldi e dobbiamo saper reagire anche a questo. Sembra una cosa facile, ma non lo è. Bisogna saper soffrire in determinate situazioni. Il Verona ci farà soffrire, dobbiamo esser lucidi e stare in partita”.


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