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Toro, a Napoli una sconfitta senza storie

Toro, a Napoli una sconfitta senza storie - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli – In 12 minuti l’uno due del Napoli mette in ginocchio un Toro troppo ingenuo

Gino Strippoli

Si sapeva che a Napoli il Torino avrebbe fatto fatica a mantenere la porta inviolata. D'altronde i 4 gol infilati al Liverpool in Champions non potevano fare presagire altro risultato a meno di un miracolo che chiaramente visti i tre gol incassati da Milinkovic-Savic non è avvenuto.

Troppo forti gli azzurri di Spalletti che in soli 12 minuti hanno di fatto piegato il Toro e che al 36° minuto hanno chiuso la partita con il bel gol di Kvaratskhelia. Il Toro però è stato di un ingenuità madornale visto che i gol sono arrivati da ripartenze veloci degli avversari con i granata troppo sbilanciati in avanti. Forse contro una squadra come il Napoli, oggi la più in forma e la più forte del campionato un po' più di prudenza era necessaria.

La difesa, eccezion fatta per il buon Djidji, sempre molto attento, ha ballato come non mai e questa volta l’ex ragazzo della Primavera Buongiorno ha sulla coscienza due dei tre gol presi dal Toro. Nessuno vuole affondare questo bravo ragazzo ma contro il Sassuolo il gol arrivò per una sua indecisione e questa volta sul primo gol si fa sorprendere e anticipare di testa da Anguissa e sul secondo gol lo perde proprio in velocità. Non solo lui visto che anche Rodriguez ha sofferto la velocità degli avversari. Se Milinkovic-Savic ha compiuto un paio di belle parate,  di cui una davvero bella su tiro all’incrocio di Lozano, non si può altrettanto dire sul gol preso sul suo palo in occasione del secondo gol. Forse avesse fatto un paio di passi in avanti sull’accorrere di Anguissa lo specchio della porta si  sarebbe chiuso di più. E’ chiaro che si è trovato  l’avanti napoletano solo e davanti a lui ma quel tiro tra palo e portiere pone molte riflessioni di colpa.

Si sapeva che quel ragazzo georgiano che sulle spalle porta il numero 77 fosse fortissimo ed allora diventa davvero difficile non condannare il centrocampo granata che ha lasciato Kvaratskhelia libero di cavalcare in solitaria per 50 metri , dalla sua metà campo fino ad entrare in area, e segnare con un bel tiro da biliardo. Il centrocampo granata dov’era? Alcune magagne di mercato stanno venendo fuori visto che questo Toro non ha incontristi e sulla fascia destra Singo sembra in pessime condizioni atletiche.

Partendo dal presupposto che il Napoli è fortissimo forse un po’ più di cautela nell’atteggiamento si doveva tenere dal punto di vista tattico.

In attacco ha segnato Sanabria con un bel tiro, dopo una mischia nell’area azzurra, Vlasic ha fatto quello che ha potuto tant’è che al 17’ del primo tempo ha impegnato Meret con un bel tiro. Nel secondo tempo i granata sono entrati in campo con altro piglio, verissimo, ma è stato ancora il Napoli ha sfiorare il gol dopo un azione devastante di Politano che in velocità si è lasciato dietro Rodriguez per poi andare al tiro di poco a lato. Il Toro ha cercato la pressione sugli avversari e in parte ci è riuscito in alcuni frangenti, soprattutto con l’entrata in campo di Radonjic al posto di un poco presente Miranchuk. Il serbo numero 49 granata al 77' è partito subito forte  con la sua velocità devastante sulla sua corsia di sinistra e mettendo un bel pallone  in area, poi all’83’ una bella azione granata con Lukic ad attaccare la profondità dando una palla a Vlasic. Pronto lo scambio con Radonjic e tiro di quest’ultimo che esalta la bravura di Meret. Poi negli ultimi minuti ancora e solo Napoli che sfiora il quarto gol con Di Lorenzo e con Lozano.

In sostanza, se il russo Miranchuk non è sembrato proprio in formissima, l’infortunio d'altronde è da poco dietro la porta, perché aspettare così tanto per far entrare Radonjic che in soli 15 minuti è sembrato essere l’uomo più pericoloso di questo Toro.

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