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Toro, Baroni adotta il 4-2-3-1: ci sarebbe continuità rispetto al recente passato

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L'ormai ex tecnico della Lazio ha sempre adottato il 4-2-3-1 nell'ultimo decennio in panchina tra Serie A e Serie B
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

E se Marco Baroni arrivasse al Torino con che modulo giocherebbe? Lo storico di Baroni l'ha visto protagonista con il 4-2-3-1, lo stesso modulo scelto da Paolo Vanoli dalla fine di dicembre in avanti. In questo senso verrebbe garantita continuità tecnica rispetto al recente passato granata. Non bisogna infatti dimenticare che nell'ultimo mercato di riparazione la società granata si è mossa per puntellare il 4-2-3-1: non è stato preso un sostituto di Zapata, è stato acquistato un giocatore duttile come Casadei e un laterale difensivo puro come Biraghi e si è puntato in prestito con diritto di riscatto su Elmas. Il discorso affrontato è già "vecchio" considerando che Elmas non è stato riscattato entro la fine di maggio e quindi è già tornato al Lipsia. Però, vale sottolineare come l'ultima sessione di mercato del Torino è andata nella direzione del 4-2-3-1, lo stessso modulo che ha adottato in carriera Baroni.

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Il 4-2-3-1 di Baroni con la Lazio: tanta qualità dalla mediana in su

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Con la Lazio nell'ultima stagione, in tutte le competizioni, Baroni ha sempre e soltanto adottato il 4-2-3-1, raramente rivisto in 4-3-3. Ha puntato sull'unica punta (molto spesso Castellanos), ha tenuto più alto rispetto al passato Vecino (ottimo riferimento sotto punta), ha impostato una mediana mista con Rovella in regia e con Guendouzi in contenimento. Questi sono soltanto degli esempi di proposta nell'undici iniziale di Baroni, senza dimenticare sulla trequarti i vari Isaksen, Dia, Zaccagni e Pedro. I nomi elencati indicano certamente una grande qualità a disposizione di Baroni nella sua Lazio e non a caso la stagione condotta è stata a ridosso dell'Europa con un bel percorso in Europa League.

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Anche a Verona miracolo salvezza puntando sul 4-2-3-1

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Anche il miracolo salvezza con l'Hellas Verona nel 2023/2024 si è fondato sul 4-2-3-1. Va detto che in quell'annata Baroni si comportò come Vanoli in quest'annata con il Torino: partì con la difesa a tre (3-5-2 nello specifico) e poi a fine novembre adottò la difesa a quattro sfruttando il 4-2-3-1. Nonostante la smobilitazione di gennaio, Baroni con le nuove certezze date dalla difesa a quattro riuscì a condurre l'Hellas Verona a un'incredibile salvezza con un girone di ritorno di assoluto livello. Proprio l'esperienza scaligera ha permesso a Baroni di guadagnarsi la prestigiosa chiamata della Lazio. Riavvolgendo ancor di più il nastro, Baroni è stato da 4-2-3-1 anche nel finale di campionato di Serie B con la Reggina nel 2021 e nella grande cavalcata dalla B alla A con il Benevento nel 2016/2017. L'unica vera parentesi degli ultimi dieci anni senza 4-2-3-1 è stata quella al Frosinone in Serie A dal dicembre 2018 al maggio 2019; in quel caso propose il 3-5-2.