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tor toro Baroni, vince tutte le scommesse: da Paleari al cambio Gineitis per Adams

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Baroni, vince tutte le scommesse: da Paleari al cambio Gineitis per Adams

Baroni, vince tutte le scommesse: da Paleari al cambio Gineitis per Adams - immagine 1
La partita del tecnico granata sotto la lente di ingrandimento: dietro alla vittoria non ci sono soltanto aspetti che luccicano
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Non è stato il miglior Torino di Davide Baroni. La vittoria è arrivata, di quelle belle perché sofferte, però dal punto di vista prestazionale non è stata la miglior versione dei granata. La performance è stata di gran lunga peggiore rispetto a quella contro il Napoli. I fantasmi a livello di equilibrio in fase di non possesso sono tornati. Nel primo tempo i granata sono apparsi sottotono ma anche nella ripresa quando le cose sono andate meglio il Torino ha concesso. Dunque, la sfida contro il Genoa offre diversi spunti di riflessione. Indica in primo luogo che la strada da fare è ancora tanta e lunga, nello stesso tempo è meglio affrontarla con in saccoccia tre punti. La presente analisi cerca di tenere in considerazione non soltanto il risultato (alla fine positivo per i granata) ma in senso largo la prestazione offerta da Simeone e compagni.

La fiducia in Paleari: il tecnico ripagato

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Dal punto di vista prestazione il Torino ha fatto dei passi indietro rispetto al Napoli dimostrandosi in una fase di convalescenza. L'andamento altalenante nell'avvio di stagione è stato confermato in un match sulla carta da vincere. Le occasioni da gol prodotte dal Genoa sono state tante, in un certo senso troppe considerando la portata del Grifone di Patrick Vieira. Baroni ha confermato il 3-5-2, quello che al momento sembra essere il modulo che dona più certezze. Tameze sempre braccetto destro, Coco e Maripan gli altri due centrali. In attacco Adams con Simeone. Vlasic mezz'ala di sinistra con al fianco Biraghi. Sull'altra corsia Pedersen. In porta Paleari, al posto dell'acciaccato Israel. Un piccolo focus lo merita proprio Paleari, su cui si era soffermato anche Baroni alla vigilia del match. L'ex portiere del Benevento è stato determinante con due parate sensazionali nel recuperto del secondo tempo e alla fine ha confermato con i fatti quanto detto da Baroni prima della partita. "Io in queste situazioni devo rafforzare un giocatore come Paleari che sta dando un contributo straordinario nella squadra e in allenamento, massima fiducia in lui" aveva dichiarato Baroni. E il contributo di Paleari è stato straordinario anche in partita, non soltanto in allenamento e per il gruppo squadra.


I cambi: Ngonge, Ismajli e Lazaro fanno svoltare. Gineitis per Adams...

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Capitolo cambi. Meritano un focus anche questi. Come detto, l'analisi non si fonda sul semplice risultato positivo. Va detto che aveva un attimo sorpreso la scelta di togliere Adams per Gineitis una volta raggiunto l'1 a 1 con il Torino in spinta per ribaltare le sorti del match. Una scelta conservatrice, non la prima da quando Baroni siede sulla panchina del Torino. Anche a Roma con la Lazio al 79' tolse Simeone per Gineitis dopo aver inserito al 70' Adams; in altre parole la doppia punta durò appena 9 minuti. La decisione di togliere un attaccante per Gineitis non sembrava la più logica ma alla fine ha avuto ragione Baroni. Per completezza d'analisi va detto che le mosse dalla panchina di Baroni hanno dato un altro volto al Torino dal 60' in avanti. Ngonge, Ismajli e Lazaro dentro al posto di Biraghi, Vlasic e Asllani. Questi tre cambi hanno dato nuova linfa ai granata.