L’atteggiamento delle due squadre
—La gara ha seguito il copione previsto: Bologna più palleggio e campo (69% di possesso palla), Torino corto e ordinato. I granata in media sono stati 4cm più corti rispetto agli avversari nell'arco dei 90'. I numeri lo raccontano con chiarezza: passaggi riusciti 543 a 190 (precisione 90% vs 73%), passaggi nell’ultimo terzo 89 a 26 e passaggi chiave 9 a 5 per i padroni di casa. Dall’altra parte, i granata hanno compensato con energia e letture difensive: 47 recuperi (Bologna 40) e tante coperture sull’area, accettando di stare più bassi e “sporcando” la manovra avversaria (falli fatti 20 a 11). La scelta di campo ha funzionato: clean sheet in un contesto di forte pressione.
Il piano difensivo del Torino ha tenuto, coerente con la crescita nelle ultime settimane sottolineata da Baroni. Per salire di livello serve ora più cinismo: aumentare qualità dell’ultima scelta (solo 2 tiri in porta e 3 cross riusciti) e gestire con calma le ripartenze. La base c’è; il passo successivo è trasformare le chance in gol.
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