Tra le frasi polemiche di Juric nei confronti di Cairo in conferenza stampa c'è di mezzo il bene del Torino e questo è l'obiettivo comune delle due parti. Questa è l’impressione che si ottiene leggendo l'intervista rilasciata dal presidente granata a La Stampa, il quale ha ribadito come quelle frasi non lo abbiano indispettito: "Se non avessi saputo chi fosse e come pensasse non avrei cominciato a corteggiarlo più di un anno fa: apprezzo il suo senso del lavoro e le sue forti idee". Oltre a questo poi c'è anche la risposta di Cairo alla frasi Juric sul mercato estivo: "La scorsa estate può essere andata, per certi versi, come non avrebbe voluto, ma capita: le buone intenzioni si scontrano, spesso, con la realtà". E poi continua rilanciando: "Io guarderò dalla stessa parte di Juric".
IL TEMA
Cairo e Juric sulla stessa lunghezza d’onda: il Torino punterà sui giovani
Da gennaio inizierà la seconda fase del mercato, la prima ha gettato le basi e ora la volontà di tutti è di fare il salto di qualità
STESSA VISIONE - Almeno a parole, i due hanno trovato un punto di incontro. Chiaramente per motivi di bilancio non è stato possibile accontentare al 100% Juric, ma come ha fatto ben notare Cairo alla fine i risultati sono stati buoni. Accontentarsi però sarebbe sbagliato e allora il presidente granata ha spiegato l'idea comune. Juric vuole giovani su cui lavorare e questo è anche un bene per il mercato, perché i costi sono inferiori. Il Torino d'altronde ha una rosa completa numericamente ma che ha bisogno di essere puntellata guardando al futuro.
SUL MERCATO - Per questo c'è da aspettarsi a gennaio un colpo sugli esterni. Unico ruolo su cui Juric ha pubblicamente richiesto rinforzi. Ola Aina infatti sarà impegnato con la Coppa d'Africa e gli uomini sono contati. Inoltre serve un giocatore in grado di soddisfare le esigenze tecniche dell'allenatore. Nessuno degli esterni ha portato fin qui il giusto quantitativo di gol e assist, per questo comunque c'è una carenza in questo ruolo. Inoltre il Torino dovrà anche guardare al futuro di difesa e attacco. Belotti è sempre più lontano dal Toro e Bremer potrebbe comunque partire a fine stagione. Va da sé che in caso di opportunità i granata potrebbero anche iniziare a muoversi per coprire questi tasselli. Altra priorità sarà il centrocampo, dove il Torino potrebbe sfoltire e ha bisogno di qualcuno che possa dare le stesse garanzie di Pobega, Lukic e Mandragora in modo che non siano sempre e solo loro tre a tirare la carretta. Più coperta invece la trequarti, dove comunque ci sono tanti giocatori in prestito con diritto di riscatto che si giocano un'eventuale riconferma. La certezza è che sul mercato il tavolo composto da Cairo, Juric e Vagnati ha gli stessi obiettivi. Un Torino più giovane e che voglia crescere. Stesse ambizioni, stessa voglia di lasciarsi gli ultimi due anni di un granata sbiadito alle spalle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA