I ragazzi di Vanoli reattivi nella ripresa ma poco lucidi in zona gol. Statistiche, ripartenze e analisi del match della 32ª giornata.
“Nel secondo tempo abbiamo avuto più gamba, più voglia, abbiamo reagito bene e creato. I ragazzi hanno dato tutto, ma serve più lucidità negli ultimi metri. A volte siamo stati più cinici, oggi abbiamo sprecato tanto. Si può sempre fare di più. Abbiamo avuto parecchie occasioni e non siamo stati concreti”.Così Paolo Vanoli ha commentato la sconfitta della sua squadra in Como-Torino, dove i granata sono caduti per 1-0 in terra lombarda. Al termine di una gara in cui hanno mostrato segnali di ripresa nella seconda metà, pur senza riuscire a concretizzare.
Como-Torino: equilibrio nei numeri
—
Le parole del tecnico granata trovano conferma nei numeri. Nel primo tempo il baricentro dei padroni di casa era 52.15, nella ripresa 46.16. Situazione inversa per gli ospiti: nei primi 45' baricentro mediamente alto 47.31, nella seconda frazione di gara il dato migliora a 54.36m. La partita si è sviluppata su binari di sostanziale equilibrio: 15 tiri per il Como, 10 per il Torino. Ma i lombardi sono stati più precisi (7 tiri in porta contro i 4 granata). Anche nei passaggi chiave il dato è ravvicinato (9 a 8 per il Como). A dimostrazione che la manovra granata non è mancata, ma si è spesso spenta nei pressi dell’area. Il Como ha gestito meglio il possesso, con 410 passaggi riusciti (86%) contro i 277 del Torino (81%).
Le ripartenze non bastano: lombardi più pericolosi in transizione
—
La squadra di Fàbregas ha avuto una pericolosità del 53,35% in transizione, superiore al 38,82% del Torino. In altre parole, pur avendo reagito con determinazione, il Torino è stato meno efficace nel colpire in contropiede rispetto agli avversari.. Segnali incoraggianti nella ripresa, ma ha pagato la poca precisione negli ultimi 20 metri. Vanoli può ripartire dalla reazione e dall’organizzazione del secondo tempo, ma serve maggiore concretezza per tornare a fare punti.