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Dai tempi d’oro al calvario infortuni: Iago Falque, addio al Toro con stile

TURIN, ITALY - OCTOBER 02:  Iago Falque of FC Torino celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between FC Torino and ACF Fiorentina at Stadio Olimpico di Torino on October 2, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Lo spagnolo, dopo 32 gol e 21 assist in 108 partite con la maglia granata, dice addio rinunciando a parte dei soldi che avrebbe potuto percepire fino a giugno

Alberto Giulini

A cinque anni di distanza dall'estate del 2016 in cui era approdato sotto la Mole, Iago Falque ha salutato definitivamente il Toro. Un addio arrivato con una risoluzione consensuale del contratto, a dimostrazione di una separazione a cui il giocatore è giunto rimanendo in buoni rapporti con la società. Così facendo Iago Falque ha infatti rinunciato ad almeno una parte degli oltre 1,5 milioni che gli sarebbero spettati in questa stagione: lo spagnolo aveva la garanzia di uno stipendio molto importante fino al 30 giugno, ma ha capito che la sua avventura in granata doveva ormai considerarsi conclusa. E così ha detto addio, salutando tutti i tifosi con un messaggio, dopo 32 gol e 21 assist in 108 partite con la maglia del Toro.

GLI INIZI - Arrivato dalla Roma insieme a Ljajic nell'estate 2016 (e poi riscattato nel gennaio 2017), lo spagnolo si impose subito come elemento imprescindibile prima per Mihajlovic e poi per Mazzarri. Le prime due stagioni di Iago Falque in granata andarono entrambe in archivio con 12 gol in campionato: numeri più che ottimi per un esterno, a segno quasi come una prima punta. Tanto che Iago fu gratificato dalla società, con un rinnovo premio sino al 2022 a cifre importanti nel 2018. Da lì a poco, tuttavia, arrivò il primo problema muscolare a Udine. Uno stop che ha segnato l'inizio di un lungo calvario per lo spagnolo.

IL CALVARIO - La stagione 2018/2019 si chiuse comunque con un buon bottino (6 gol e 6 assist in 28 presenze complessive), ma fu la prima ad essere caratterizzata da diversi problemi fisici nel corso dell'annata. Falque rimase comunque al centro dei piani del club, e i compagni gli consegnarono la maglia numero 10. Quindi a luglio, nei preliminari di Europa League contro il Debrecen, un brutto colpo alla caviglia fece da prologo ad una stagione ancora più difficile di quella precedente: appena 5 presenze fino a gennaio. Mese in cui ci fu la prima separazione dal Toro: sei mesi in prestito al Genoa. L'anno scorso (estate 2020) il passaggio al Benevento: nei piani dei sanniti Iago Falque doveva essere il valore aggiunto nel reparto avanzato, ma troppi problemi fisici lo hanno limitato (appena un gol e un assist in 11 presenze). Tornato in granata, quest'estate non è mai stato considerato parte della squadra da società e allenatore. La causa dell'attuale declino della carriera di un giocatore che ha dimostrato doti tecniche e umane importanti è stato quindi il decadimento fisico: l'augurio che gli si può fare è che possa ritrovare continuità in altre realtà.

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