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Giuseppe Cairo, tenacia e attaccamento alla causa: ha seguito il Toro ovunque

Giuseppe Cairo, tenacia e attaccamento alla causa: ha seguito il Toro ovunque - immagine 1
Il mondo granata saluta il vicepresidente della società. Giocò nell’Alessandria, poi una vita nel settore immobiliare e quattro figli. Per 17 anni ha seguito la squadra come un’ombra

Redazione Toro News

Un pezzo della storia del Toro se ne è andato con Giuseppe Cairo. Il papà del presidente granata Urbano e vicepresidente del club sin dall’avvento del figlio in sella al Torino, datato 2005, si è spento a 90 anni dopo una vita all’insegna della tenacia e della capacità di costruire un futuro importante per sé e per i suoi quattro figli Urbano, Isabella, Roberto e Laura. La sua compagna di vita è stata Maria Giulia Castelli, sposata nel 1956. Entrambi di Masio, nell’Alessandrino, i due - soprattutto la signora – hanno avuto un ruolo preponderante nello spingere il figlio Urbano ad acquistare il club.

Giuseppe Cairo, chi era il vice-presidente del Torino

Giuseppe Cairo è stato in giovane età un calciatore dell’Alessandria, di cui è rimasto poi un accanito tifoso. In seguito, ha lavorato nel settore immobiliare e ai figli ha trasmesso tutta la sua tenacia e il suo ardore. Padre esemplare e nonno affettuoso di tanti nipoti, Giuseppe è stato al fianco del figlio Urbano sin dal 2005, diventando vicepresidente del club. Da allora è rimasto presenza silenziosa ma costante, seguendo la squadra ogni volta che poteva, in casa e in trasferta, senza far mancare mai un consiglio buono al momento giusto. A chi lo ha conosciuto ha trasmesso sempre l’impressione di una persona cordiale e rispettosa ma dal gran carattere. La morte della signora Maria Giulia, datata 2012, ha rappresentato un brutto colpo per Giuseppe, che comunque è rimasto sempre attaccatissimo alla famiglia e al Toro. Dieci anni dopo, è il momento di riunirsi alla cara moglie.

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