Gustafson, ancora tanta strada da fare. E Miha lo protegge

"Il Torino, nel pomeriggio di ieri, è riuscito ad assicurarsi i tre punti contro il Palermo in una partita tutt'altro che facile da conquistare: i rosanero hanno difeso il vantaggio per oltre 40 minuti di fila, cedendo solo sotto i colpi di un Belotti indemoniato. Spostando la lente dal Gallo, troviamo anche prestazioni di giocatori che non hanno convinto o, per lo meno, lo hanno fatto soltanto parzialmente e quindi sono rimandati: uno di questi è Samuel Gustafson, che nel centrocampo granata ha vissuto due macro-fasi del match.

"PARTENZA SPRINT - Prima partita da titolare in campionato: la traduzione per lo svedese era "occasione da sfruttare". E di sicuro non gli si può rimproverare di essere entrato in campo con il piglio sbagliato, perché Gustafson ha dimostrato subito di volersi meritare questo posto, con tanta velocità, anche buoni spunti, mettendo in mostra la sua vivacità di un giovane qual è.

"CALO - Ma verso la fine del primo tempo e soprattutto nel secondo è arrivato un calo vistoso, con il ragazzo svedese che ha perso lucidità e si è trovato molto in difficoltà quando si trattava di doversi inserire o arrivare con i tempi giusti su un pallone facendo un inserimento. Per questo, poi, è arrivato anche il cambio, che è stato effettuato al momento giusto da Mihajlovic, il quale ha deciso di mettere Maxi Lopez al fianco di Belotti per aiutarlo a smarcarsi.

"Perciò, nel complesso, la prestazione di Gustafson non è stata sufficiente, perché ci si aspettava di più da un giovane come lui, che ha bisogno di sfruttare le occasioni per mettersi in mostra. Tuttavia non è da buttare via tutto ciò che è stato visto sul campo dell'Olimpico Grande Torino, e Mihajlovic lo sa bene: infatti il serbo ha promosso il ragazzo e la partita che ha messo sul campo, aggiungendo che dovrà metterci un pizzico di coraggio in più. Ma l'età è dalla parte del ragazzo, a cui tocca solo lavorare ed impegnarsi.