tor toro I 3 migliori derby dell’era Cairo: la vittoria del 2015, Ljajic e Sanabria

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I 3 migliori derby dell’era Cairo: la vittoria del 2015, Ljajic e Sanabria

Matteo Curreri

Senza dubbio, non erano i migliori anni della nostra vita. Era il 3 aprile 2021 e si scriveva di vaccinazioni, “Un rischio riaprire le scuole” e così via. Il calcio, che un po’ ci distraeva dai bollettini del giorno, era anch’esso chiuso in una bolla. Non il derby del calore e delle coreografie, ma anzi quello del silenzio, del tifo artificiale sparato dagli altoparlanti per rendere il tutto più simile a una normalità. Ma in campo, sul terreno dell’Olimpico-Grande Torino, lo spettacolo fu tutt’altro che noioso. Paradossalmente, uno dei più spettacolari degli ultimi anni. È un Toro in enorme difficoltà, che perde da tre gare consecutive e flirta pericolosamente con la zona retrocessione. C’è stato un cambio in panchina, da Marco Giampaolo a Davide Nicola. La Juventus è guidata da Pirlo ed è all’inizio della decadenza del suo dominio quasi decennale sulla penisola italiana. Ma a Federico Chiesa importa fino a un certo punto, quando al 13’ accende il turbo, penetra in area e fa passare la palla sotto le gambe di Sirigu. Ma il Toro reagisce: Mandragora impegna Szczęsny da fuori e sulla respinta corta c’è Tonny Sanabria, in terzo tempo, a colpire di testa. Nella ripresa, il paraguaiano dice poi grazie a Kulusevski per lo scellerato passaggio all’indietro. È al posto giusto e al momento giusto per involarsi, entrare in area e scaricare il mancino che buca ancora Szczęsny. La panchina granata esplode. Si sogna, si spera, ma poi bisogna piegarsi all’ardua sentenza. E in quel periodo, in Serie A, circolava la sentenza per antonomasia: Cristiano Ronaldo. Da punizione di Cuadrado, allontanata dai granata, nasce un cross da sinistra di Bernardeschi: Chiellini tenta una mezza rovesciata che diventa assist per CR7. È il gol del 2-2, prima annullato e poi convalidato dal Var. Sirigu è attento a dire di no a Bentancur dalla distanza, come Szczęsny a negare la tripletta a Sanabria. Triplice fischio, per uno dei derby più divertenti.